Campagna Cane Guida Blindsight Project

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OCCHIO AL CANE! LO SPOT SUL CANE GUIDA E CONTRO I DISTRATTI


 “Occhio al Cane: Rispetta il Cane Guida, non distrarti e non distrarlo!”, ma anche “In un mondo di vedenti, oggi chi vede meglio è cieco”, sono gli slogan dello spot prodotto da Blindsight Project Onlus, con la regia di Alessia Pelagatti e le fotografie di Fulvia Bernacca, per sensibilizzare tutti al rispetto del cane guida e della legge che lo tutela (la n.37/74), e per invitare chi vede a non distrarsi. Gli attori protagonisti sono Artù di Roma e Isa di Selvazzano, rispettivamente i cani guida di Laura Raffaeli, presidente di Blindsight Project, e di Simona Zanella, responsabile nazionale cane guida della stessa onlus.
Attenzione: questa è la versione senza audiodescrizione, che sarà disponibile a fine marzo con la bellissima voce di Antonella Giannini, a sostegno della Campagna Nazionale Cane Guida Blindsight Project). 
Per ogni informazione e trama LEGGI TUTTO.
Occhio al Cane! Lo spot 

CANE GUIDA E CIECHI: QUALI LE BARRIERE?

IL CANE GUIDA ENTRA OVUNQUE
Le barriere che i ciechi incontrano, se escono con cane guida, sono sicuramente maggiori di quelle in cui si imbatte chi esce da solo o con accompagnatore, ma solo perché il cane guida ancora non lo conoscono in molti, riferendomi soprattutto ad esercizi pubblici, molto spesso gestiti da esseri disumani oltreché ignoranti (ignorano cioè la legge che garantisce l'accesso gratuito ovunque al cane guida in quanto ausilio inseparabile per la persona disabile della vista). Una grande barriera sono i passaggi pedonali occupati dall'auto o moto che è "un attimo" in sosta, impedendo l'attraversamento al cane guida addestrato ad attraversare la strada solo sulle strisce, ma non solo: a tutti i pedoni, compresi disabili motori in carrozzina e bambini in passeggino! Roma, come del resto tutta l'Italia, riguardo l'accessibilità, abbattimento barriere - comprese quelle mentali - e cane guida, è a un livello zero che promette di diventare uno da troppi anni ma senza risultati concreti, a parte le solite inutili parole che durante ogni campagna elettorale vengono spese per la disabilità, e parole rimangono sempre. Siamo il fanalino di coda dell'accessibilità in Europa, eppure i soldi investiti (sulla carta) per l'abbattimento barriere, non sono pochi.
Ne parliamo al TgR Lazio, per ricordare alcune importanti regole, oltre la legge 37/74 ad esempio ricordiamo l'ordinanza del 2009 che esonera ogni cane da lavoro, cane guida compreso, dalla museruola. Personalmente metto la museruola al mio cane quando sono in un ristorante, ma solo per evitare che corra a mangiarsi le briciole sotto i tavoli, questo sempre se il ristorante mi ha fatto entrare col cane e non mi ha messa a mangiare in una stanzetta a parte (come succede in Italia piuttosto spesso).
Ricordiamo anche a tutti le nostre campagne, quali quella sui passaggi pedonali liberi, quella per raccogliere la cacca dei propri cani da compagnia, che immancabilmente pestiamo noi ciechi (N.B.: solo i ciechi sono esonerati per legge dal raccoglimento delle feci in terra), infine quella sul cane guida: diffondetele, scaricatele e leggetele, fateci uscire di casa senza dover denunciare qualcuno ogni giorno! Grazie.
Questo il servizio Rai andato in onda ieri sera alle 19.30

Laura Raffaeli (presidente Blindsight Project)

p.s.: Sarà presto lanciata la nuova campagna cane guida 2013, ci stiamo lavorando

CANE GUIDA AL LAVORO SU STRADA


CLICCA QUI PER IL VIDEO


Un altro video girato da me mentre Artu mi guida su una strada secondaria: non sarà un granché come riprese ma sfido chiunque a farlo nelle mie condizioni e in mezzo ad auto parcheggiate sul marciapiede (vedrete che ad un certo punto Artu mi scende e mi riporta subito sopra per via dello spazio occupato da un'auto) e con

IL NOSTRO ADDESTRAMENTO (seconda parte)

In questa parte, che è la seconda del nostro addestramento, sono costretta a ricordare qualcosa che vorrei dimenticare, ma non posso se voglio dire qual'è stato il percorso per me ed Artu finora, quindi rompo il silenzio di nuovo, quello già rotto nel mio secondo libro: il silenzio che dovrebbero rompere altre donne, che come me hanno subito quanto dirò avanti, qui ovviamente anche quello sulle scuole che non addestrano cani di proprietà, o che se promettono di farlo, inventano mille scuse per prendere tempo e non farlo mai, un silenzio che altri ciechi dovrebbero rompere.
Il tempo cura molte cose, ma alcune non saranno altro che ferite aperte che, man mano, gronderanno meno sangue, ma sempre aperte rimarranno, come forse per il mio cane, rimarrà impossibile capire che una coperta può essere un gioco o una cuccia, oltreché una gabbia.
Passati i primi mesi,

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