Campagna Cane Guida Blindsight Project

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UN CANE GUIDA LI SEPPELLIRA'

Nel prossimo mese di Marzo la Campagna Nazionale Cane Guida di Blindsight Project compirà 9 anni, sono quindi quasi ben 9 anni che ci spolmoniamo per diffondere e far conoscere i diritti di un cane guida e di chi non vede, eppure ancora più della metà degli italiani ne è ancora all'oscuro, anche se l'altra metà l'abbiamo raggiunta e sensibilizzata, per fortuna. Tra chi ignora vanno segnalati soprattutto i nostri politici e le forze dell'ordine: mi dispiace, ma dopo 9 anni di campagna non ci sono scuse se non una grave disabilità cognitiva da parte di chi ci governa o dovrebbe difenderci, anche se in molti ce n'eravamo accorti ultimamente. Abbiamo anche fatto una capillare diffusione di informazioni, compreso un vademecum prezioso, per cui abbiamo ricevuto complimenti (dall'estero ovviamente). Cosa cambia per chi non vede ed è accompagnato da cane guida, cioè vede il mondo con esso, se chi ha il dono della vista ignora ogni regola e legge che ne tutelano il lavoro e la dignità? Facile rispondere: cambia tutto e spesso non si esce col cane, o non si esce per niente, proprio per non incorrere nei soliti episodi discriminanti, quanto ignoranti e umilianti per chi, già con molta fatica, tenta di strapparsi un po' di autonomia in questa nazione, che è ancora il fanalino di coda europeo per l'accessibilità e le politiche sociali. Non è giusto!
Nei prossimi mesi Blindsight Project ha previsto alcune iniziative per sensibilizzare anche quell'altra metà di italiani, quelli che cacciano via da un negozio, o da un hotel e tanti altri luoghi pubblici, comprese le scale mobili, la persona cieca o ipovedente solo perché guidata da un cane. Con la speranza di far capire a tutti che, anche se c'è il divieto di accesso ai cani in generale, quando siete di fronte a un cane guida dovete solo far silenzio, studiare e imparare da lui come si lavora realmente, ma anche come si ama, e accettarlo senza tante storie, come sempre succede, semplicemente perché c'è una legge (la 37/74) che se trasgredita prevede anche una sanzione fino a 2500€, nonché una denuncia per discriminazione a persona disabile (67/06). Personalmente non esco se non posso stare col mio cane guida, ma sono stanca, e come me tutti gli altri con disabilità visive, di dovervi avvertire che sto passando, che se voglio salire su una scala mobile dove i cani non sono ammessi io e Artù ci possiamo andare lo stesso, ecc..
Agli italiani servono i servizi al tg, gli scandali, le multe e le denunce per conoscere una legge vecchissima e ancora applicata pochissime volte? E quelle poche volte abbiamo dovuto lottare all'ultimo sangue: ma perché?? Non cerchiamo pubblicità quando chiediamo di diffondere la nostra Campagna Cane Guida, vorremmo solo poter uscire di casa come tutti gli altri, poter entrare in qualsiasi luogo pubblico senza risse e denunce, infine ci piacerebbe anche che quando si sta in un ristorante non si venga spalmati su qualche parete o angoletto, ben distante da chi è "normale". Trovo che, questo piazzarci in qualche posto ben distante dalla normalità, in qualsiasi occasione, sia un errore che i normodotati italiani dovrebbero non ripetere più: se si rifiuta la diversità di una persona disabile, come possiamo pretendere che poi siano clementi con gay e prostituzione?

Nel mio caso un cane guida ha altro da fare che scocciare chi vede, e chi non vede ha diritto ad una vita autonoma, dignitosa e soprattutto compresa.
Di seguito un video realizzato con fotografie scattate da me, anzi dalla mia memoria visiva, all'Orto Botanico di Roma, dove Artù mi ha guidato tempo fa, mostrandomi con i suoi metodi cosa avevamo intorno: nessuna pianta si è seccata e nessun umano e rimasto ferito durante la nostra straordinaria e pacifica passeggiata sensoriale!
Una mia considerazione da ex vedente e da romana: ci voleva una cieca, che gira per diffondere l'accesso libero al cane guida, per ricordare un posto come l'Orto Botanico ai romani? E cosa ci vuole per farvi capire che un cane guida è gli occhi di un cieco? Non è assurdo che chi non ha la vista, debba illuminare chi può vedere il mondo, e ci si deve pure impegnare parecchio per riuscirci qualche volta? In questo periodo di sci e montagna in quanti sono diventati disabili, anche se solo temporaneamente, per una caduta sulla neve? Potresti essere tu che leggi, o chi ti sta accanto, ma bene o male tutti alla fine dobbiamo confrontarci con la disabilità, e la diversità. Essere meno ignoranti, e presuntuosi, potrebbe cambiare questa nazione, e non solo per un cane guida.

Se non lo capite, ve lo faremo capire lo stesso, e un cane guida vi seppellirà.., anche sotto una scala mobile se serve! :)
Laura Raffaeli (presidente Blindsight Project)
"Passeggiata Sensoriale all'Orto Botanico: di Laura Raffaeli & Artù"

BUTTIAMO IN MARE CHI NON INFORMA, NON I CIECHI

Artu, cane guida di Laura Raffaeli http://blindsight.eu .
La frase "Ti buttiamo in mare col tuo cane" detta da alcuni operatori che non volevano il cane guida di una ragazza cieca su un traghetto, ha fatto scalpore: è scritta ovunque! Eppure di episodi come questo ne accadono tutti i giorni a tutti noi con cane guida, me compresa che proprio a settembre avrò un'udienza in tribunale per una denuncia da me fatta contro un supermercato che mi ha letteralmente cacciata via ben 3 volte e in malo modo, come sempre succede, ma basta leggere questo blog per sapere quante ne succedono ogni giorno! Si sa come vanno queste cose: migliaia di ciechi italiani discriminati ogni minuto e nessuno ne parla, in primis le grandi associazioni che invece dovrebbero investire un po' di tempo e soprattutto un po' di soldi, visto che ne ricevono non pochi ogni anno.
C'è allora chi scrive una sorta di petizione all'Unione Ciechi Italiana per sollecitarla ad intervenire in questo caso del traghetto, ed è giusto ma perché farlo solo per il cane guida? E poi la stessa associazione quando si trattò di difendere una ragazza ipovedente, cacciata via da scuola perché la preside non voleva il cane guida, difese la preside anziché la legge e la persona disabile (come da loro statuto), fece perdere in prima battuta la ragazza e i suoi genitori in tribunale, perché affermò che all'interno della scuola c'era una guida tattile in terra, a che serviva il cane?? Quindi per l'Uici era un capriccio!
Esiste una locandina dal 2006, accessibile a tutti perché abbiamo pensato che oltre ai vedenti dev'essere letta anche dai ciechi, qualcuno ha cominciato a farne un'altra ancora, anziché diffondere la nostra, ma va bene così, l'importante è che tutti conoscano finalmente il cane guida anche in Italia: la locandina sul cane guida è qui http://blindsight.eu/campagne-informative/diffondi-la-campagna-cane-guida-di-blindsight-project/.
Vorrei spiegare a molti perché c'è questo vuoto di informazione in Italia, in particolar modo riguardo le disabilità visive e sensoriali in genere, ma lo farò un'altra volta perché dovrei cominciare ad esempio dal fatto che il numero delle sedi e del loro personale basterebbe a soddisfare le esigenze di ogni singola persona o ogni loro singolo socio, ma non è così e lo sappiamo in tanti, chi non lo sa sono soprattutto i vedenti, oscurati dalla frase bugiarda "i ciechi italiani hanno tutto!". Per ora vorrei solo che la stampa non spettacolarizzasse episodi come questo della ragazza albanese su traghetto italiano, ma di parlarne con termini nuovi, semmai aprire un'inchiesta del tipo "ma dove finiscono i soldi che grandi associazioni ricevono per le persone disabili della vista, ed anche dell'udito? Com'è che non sa niente nessuno qui?".
Non mi sento quindi di colpevolizzare persone che sono state forse volutamente tenute all'oscuro di diritti e leggi delle persone disabili visive, ovvio che l'ignorante cafone c'è ovunque, ma cosa avrebbe cambiato se le avessero detto la stessa cosa con modi più educati? Nulla: di fatto veniamo cacciati via sempre per il cane, e quando è accettato quasi sempre ce lo si fa pesare molto. Mi chiedo anche perché nessuno si è mosso quando da sola con l'Enpa ho lottato per una ragazza di Latina, oppure per far entrare il cane guida anche nelle piscine pubbliche tipo Hidromania a Roma, come successo di recente a un uomo cieco con cane che è stato cacciato via più volte "per motivi sanitari". Ho dovuto lottare per far comprendere alla asl che il cane guida è un cane da lavoro tutelato da leggi e regolamenti. Ed era la ASL a Roma, come pretendere che un impiegato su un traghetto, un negoziante, un parrucchiere o un barista possano sapere??
Disumani di sicuro, ma chi lo è di più secondo voi? L'impiegato ignorante e sfruttato per due soldi che nessuno ha mai informato, o le grandi associazioni che dovrebbero per statuto aver dovuto fare questo lavoro da decenni??
Blindsight Project è stata fondata per l'assenza tra i disabili sensoriali di queste grandi associazioni e per la disinformazione che esse diffondono, ha lanciato la prima campagna informativa sul cane guida, l'unica fino a pochi giorni fa, e tante altre cose, con 2 o 3 mila euro all'anno di 5permille, che è pubblico quindi invito tutti a verificare quanti soldi sono stati ricevuti da Uici ed Ens solo per questo, soldi che spariscono ogni anno, forse ingoiati dal quel tremendo e drammatico buco nero che è l'assenza di giusta informazione, a scopo di lucro, in questa nazione così arretrata e ridicola rispetto al resto dell'Europa. Com'è ridicolo che molti ciechi stessi insistano a prestare il loro tempo libero come volontari in associazioni che non tutelano, non informano, non migliorano nulla nonostante gli scopi dei loro statuti, e fuggono via da associazioni piccole ma attive e produttive, quali Blindsight Project: se avessimo un atomo dei volontari che l'Uici ha tutto questo non succederebbe, e qualcuno un giorno dovrà dirmi perché tanta paura delle cose nuove, dei presidenti giovani e del riconoscimento dei propri diritti, che non sono solo un posto al centralino, ma tutta la nostra vita da rendere indipendente e autonoma.
Le persone disabili italiane non hanno bisogno di essere assistite, sono i loro familiari che ne hanno bisogno: noi disabili vogliamo essere indipendenti e autonomi, costeremmo molto di meno allo stato, saremmo tutti più felici e forse onlus miliardarie come quelle grandi per i disabili sensoriali non avrebbero motivo di esistere, e quindi tanti soldi andrebbero finalmente in cose giuste per tutti. Ma è un'utopia la mia: un volontario da noi di Blindsight Project non ci viene, preferisce schiavizzarsi gratis con una grande associazione, forse perché i genitori saranno più tranquilli, o solo perché in molti sono privati proprio della realtà.
Quanti dicono di far tutto e non è vero? Io uso il bastone anche se esco col cane: mi manca il 70% di udito oltre a tutta la vista, ma quasi tutti mi hanno detto che sono "esagerata e ridicola", soprattutto tutti gli illusi che sono convinti di vivere la realtà, mentre il mondo reale è tutt'altra cosa. Ma forse tutto questo è solo per l'antico, ma sempre valido purtroppo, "Dividi et impera".

Laura Raffaeli (presidente di Blindsight Project)
Campagna Cane Guida Blindsight Project
(da leggere e diffondere, grazie!).

NELL'HOTEL DEGLI ORRORI SOVRAPPREZZO A CANE GUIDA E CIECA IN STANZA SEPARATA PER MANGIARE

"Cieca denuncia, no hotel a cane-guida (Le scuse dell'albergatore non chiudono il caso) ANSA - VENEZIA, 4 gennaio 2013 - Una non vedente ha presentato denuncia nei confronti di un albergatore di Santo Stefano di Cadore che aveva sollevato problemi per il cane guida. Il gestore ha chiesto un sovrapprezzo poi l'ha informata di dover consumare la colazione in una stanza separata. Le scuse dell'albergatore che ha ammesso di non conoscere la legge che nega qualsiasi sovrattassa per il cane guida e l'offerta alla donna e al marito a essere ospitati gratuitamente non hanno convinto la signora a ritirare la denuncia."
Il direttore non conosceva la legge: non la conosce nessuno, quando lo dico mi ritengono una che esagera ed esaspera, forse invece sono troppo ottimista, tanto che ci credo che la nostra campagna informativa prima o poi cambierà le cose. Si perché abbiamo dovuto fare una campagna informativa sul cane guida e soprattutto sulla legge che lo tutela, noi di Blindsight Project ce ne siamo occupati per la prima volta, visto che nessuno per anni ne aveva mai parlato, tanto che ancora oggi siamo in queste condizioni ed episodi di questo tipo sono all'ordine del giorno.
Immaginate di dover partire per una vacanza, o per lavoro, avreste voglia di affrontare forze dell'ordine, denunce, conversazioni che uccidono, ecc.? Si dopo arrivano le scuse, e solo se i ciechi reagiscono sennò manco quelle, ma è assurdo vivere così.
Queste cose finiranno, noi di Blindsight Project ci stiamo impegnando, proprio in questi giorni stiamo creando una partnership importantissima con una grande associazione (che non è certo una di quelle storiche per ciechi, così silenziose sul cane guida), e vi terremo aggiornati e informati, che è la prima cosa che dovrebbe fare un'associazione, ma pare che finora troppe siano state quelle che non lo hanno fatto, questa ignoranza lo dimostra e conferma anche anni di buio e disinformazione.
Amo questa nazione, ma queste cose succedono solo qui, chi viaggia può confermare quanto dico: per questo il 2013 sarà l'anno in cui in molti conosceranno il cane guida anche in Italia, Blindsight Project è già pronta e, nell'attesa di poter dare buone news, consiglio a tutti di diffondere, leggere e pubblicare nel web, la nostra Campagna Cane Guida. Non scandalizzatevi quando sentite che qualcuno ha cacciato via un cieco perché stava col cane guida: smettetela di rifiutare la realtà e dateci una mano per favore, grazie!

Laura Raffaeli (presidente di Blindsight Project, cacciata via una volta si e una no da ogni luogo solo perché ho un cane guida!).

ARRIVA LA TASSA PER CANI E GATTI

"Spunta la tassa su cani e gatti. Una proposta in dirittura d'arrivo in commissione Affari Sociali della Camera prevede che i Comuni possano istituire una tariffa per i proprietari di cani e gatti per finanziare iniziative contro il randagismo. Il sottosegretario Polillo ha detto di condividere «in linea di principio»" (...) «I comuni - si legge nel testo della proposta di legge - possono deliberare, con proprio regolamento, l'istituzione di una tariffa comunale al cui pagamento sono tenuti i proprietari di cani e gatti e destinata al finanziamento di iniziative di prevenzione e contrasto del randagismo». Leggi Tutto

CON I TUOI OCCHI: SOPHIE E PONGO IN TV

I luoghi comuni sono quella cosa che non permette ai vedenti di andare oltre con i sensi, per chi non vede invece è importante sentire. Un luogo comune è ad esempio quello di pensare che chi non vede si perda tutta la realtà, in effetti è così se una nazione vive di pregiudizi e disinformazione, come succede in Italia. Nel nostro paese chi non vede è spesso concepito come una persona incapace quasi di tutto, e a volte è vero, ma non per colpa nostra che non vediamo, bensì a causa proprio dei pregiudizi altrui.

LA CHIESA NON ACCETTA IL CANE GUIDA E NON RICONOSCE LA LEGGE ITALIANA

Un parroco ha cacciato via dalla chiesa una cieca perché accompagnata dal suo cane guida: il fatto è che la notizia di oggi dice dello stesso paese veneto dell'anno scorso! Alla fine di queste mie poche parole la notizia, una delle tante, una di quelle che la gente dice, quando racconti che è successo pure a te: "Ma dai! Non è possibile!!". Quindi,oltre ad essere cacciati via da quasi ogni esercizio pubblico, nonostante in Italia vige una legge dal 1974 (non mi stancherò mai di ripeterlo)  LA LEGGE  N. 37, 14/02/1974, CHE PREVEDE L'ACCESSO GRATUITO E OVUNQUE Al CANE GUIDA. Una chiesa è territorio italiano o no? Una chiesa non dovrebbe essere comunque di tutti? E chi decide se entra l'animale o no, visto che in alcune parrocchie addirittura gli animali sono i benvenuti? E come pretende la Chiesa di non perdere "pecore del gregge" se non diventa più chiara, almeno riguardo a chi può entrare nelle parrocchie (comunque pagate dai fedeli)? Personalmente sono stata cacciata via svariate volte, proprio dalle chiese si! Sempre per il cane e ad un certo punto, anche per una serie di altri motivi - ad esempio la pedofilia vaticana - ho chiesto al Vicariato di Roma di sbattezzarmi, di cancellarmi dai loro elenchi, perché non voglio fare numero tra i loro fedeli, coloro cioè che o indossano una tonaca o credono di avere la coscienza a posto se fanno quello che gli dice un prete, ad esempio come in questo caso che, per fortuna ha visto però anche qualche fedele vero che è uscito dalla chiesa insieme alla donna cieca per solidarietà, diciamo anche per vera cristianità! Inutile ricordare di diffondere la campagna sul cane guida di Blindsight Project, quantomeno se un altro parroco si permetterà queste cose, in molti sapranno che la cosa giusta sarà seguire ed essere solidali con chi, seppur al buio e guidata da un cane, voleva solo assistere ad una messa.

“Qui non posso entrare”. Il cartello impolverato, ormai scomparso da quasi tutte le entrata dei negozi italiani, ha trovato una nuova collocazione: il portone della chiesa di Cassone di Malcesine in provincia di Verona.  La regola vale per tutti i cani, nessuno escluso, nemmeno per la guida di una non vedente. Il parroco ha ordinato che il cane uscisse dalla chiesa prima dell’inizio della funzione religiosa.  E' accaduto qualche settimana fa.
Inutili le proteste, i cani non possono assistere la messa. Fuori il cane, fuori la padrona, ovviamente. E a seguire tanti credenti solidali con la donna e con il povero cane che si era accucciato buono e zitto accanto alla panca.
Il sacerdote ha ammesso di aver sbagliato, ma ha anche affermato che i cani in chiesa non possono entrare. La prossima volta, forse, farà un’eccezione. Il diritto italiano, invece, garantisce l’accesso gratuito ovunque ai cani guida che accompagnano i disabili visivi.

Fonte
N.B.: Ricordo che, a differenza di tutto il resto del pianeta, il Vaticano è l'unico stato da cui entrano ed escono i suoi abitanti SENZA PASSAPORTO, richiesto invece a tutti gli altri terrestri, tanto per ricordare come si gioca con la legge..
Nell'immagine Io ed Artu l'anno scorso nella mia basilica, S.Maria degli Angeli, dove oggi (se voglio) entro anche col cane, ma solo perché ho fatto un casino mostruoso per ottenere un mio diritto!

UN CANE IN MOSCHEA

Anche per i cristiani non è facile accettare un cane in chiesa, seppure per questa religione non è ritenuto un animale impuro, eppure a me è stato detto più di una volta, mentre mi si cacciava da qualche chiesa a Roma. Avrei capito questa cosa in una moschea, ma in una chiesa no, e ci sono sempre rimasta molto male.
Oggi leggo e pubblico questa notizia, riguarda le moschee, dove difficilmente si sentono schiamazzi ed altro come nelle nostre chiese: loro ritengono impuro il cane ma nell'articolo

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