Campagna Cane Guida Blindsight Project

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IL CANE GUIDA ENTRA IN HOTEL: FINALMENTE SI APPLICA LA LEGGE (DEL 1974!)


Cane Guida Blindsight Project su Facebook
 
Quante volte a chi ha un cane guida è stato negato un hotel? E quante volte, sempre al cane guida che accompagna persona disabile visiva, è stato comunque negato il ristorante o il bar dell'hotel? E questo in quei casi isolati in cui veniva rispettata la legge dello Stato Italiano n.37 del 1974, che consente l'accesso gratuito e ovunque, anche dove i cani non sono ammessi.
"Si certo, la stanza gliela possiamo dare, "anche" se ha un cane guida, però come immaginerà non potrà entrare nel ristorante, nel bar, ecc.". Oppure: "mi dispiace ma in questo hotel i cani non sono "proprio" ammessi", e questa frase viene ripetuta più volte anche quando si segnala la legge dello Stato, quasi non ascoltassero. Si è vero qualcuno ha denunciato, ma spesso quando si deve partire non si ha la voglia di passare ore per commissariati e questure, quindi è stato messo un punto a queste discriminazioni. Come? Semplice, saranno estromessi come soci gli hotel che trasgrediranno ancora la legge, e lo dice Palmucci, presidente di Confindustria Alberghi sensibilizzato da una nostra azione.

Anche se dal 2006 Blindsight Project ha informato parecchi italiani sul cane guida, non è stato sufficiente per molti testardi: ci è voluto un nuovo settore dedicato, di cui è responsabile Simona Zanella, il settore Cane Guida di Blindsight Project che, insieme a Il Fatto Quotidiano, hanno messo in luce la realtà, quella triste realtà che, a volte, addirittura le persone disabili stesse tendono a nascondere, ed è facile comprenderne il perché, visto che a nessuno piace essere cacciato via o rifiutato, nel nostro caso poi solo perché si vede grazie a un cane, che è tutelato da una legge dello Stato, ed è inseparabile dal suo padrone, come del resto lo sono gli occhi per chi non ha problemi di cecità o ipovisione. Altrimenti non avrebbero fatto una legge a proposito! Simona e la troupe de Il Fatto hanno girato per Milano, ma in ogni altra città italiana sarebbe la stessa cosa, è bene considerarlo.
Da oggi quindi, nel caso un hotel facesse storie per accettare un cliente accompagnato da cane guida, fareste bene a segnalarcelo subito, scrivete a: caneguida@blindsight.eu, ci attiveremo immediatamente affinché la legge venga rispettata, e non solo quella sul cane guida, ma anche la 67/06 per le discriminazioni a persona disabile.
Abbiamo aperto anche una pagina Facebook per il nostro settore Cane Guida, mettete MiPiace e seguiteci anche da lì, soprattutto aiutateci a diffondere sempre la nostra importante
Campagna Nazionale Cane Guida, adesso tradotta in inglese per gli esercenti stranieri in Italia, per questo da ieri NON CI SONO PIU' SCUSE!
Ricapitolando: il Cane Guida entra in hotel, e la persona disabile visiva che accompagna può girare liberamente nella struttura, come tutti gli altri clienti. C'è chi lo farà con le proprie gambe, chi in carrozzina, chi con le stampelle, chi con un interprete di Lis, chi con un cane guida: è la normalità, e lo diventerà grazie al nostro impegno, anche in altri ambiti in questa nazione, questo è solo l'inizio. Ci tengo a sottolineare che la gioia che provo, per questa decisione nei confronti degli albergatori, non è certo per vendetta verso chi, finora, ci ha cacciati, a volte anche in malo modo, anzi! Mi dispiace per loro, come mi dispiacerà tra poco per i taxisti, i ristoratori, gli estetisti, tanti medici, palestre e piscine, e tutti coloro che finora hanno discriminato, dando tra l'altro un duro colpo alla già fragile immagine che l'Italia ha nel mondo per l'accessibilità e l'accoglienza. Sono invece gioiosa per tutti coloro che, finalmente, potranno prenotare un hotel senza fare mille telefonate e la solita discussione, a cui segue sempre umiliazione e, spesso, rinuncia del viaggio e chiusura verso il mondo reale. Tutte cose che, per statuto, Blindsight Project combatte da anni, tutte barriere mentali che stiamo pian piano polverizzando, e il tutto sarà più facile se ci segnalarete ogni irregolarita, e se diffonderete la nostra campagna informativa sul cane guida. Grazie!
(Laura Raffaeli presidenza) Leggi l'articolo e l'inchiesta

LA NOSTRA PAGINA FACEBOOK
 

CANE GUIDA: BLINDSIGHT PROJECT E AILA DIFENDONO LA LEGGE

Nel 2006 Blindsight Project lanciò la Campagna sul Cane Guida in Italia, informando tutti della legge n.37/74, poi abbiamo diffuso una nostra piccola guida gratuita per chi incontra un cane guida (in italiano e in inglese), nel frattempo partecipando e organizzando, ovviamente, eventi di propaganda sul tema. Qualcosa è cambiato, ma di strada ne dobbiamo fare ancora molta in Italia, affinché le persone disabili visive, con cane guida, possano vivere autonomamente, e senza intralci od ostacoli al prezioso lavoro di questo "ausilio" vivente. Pensateci: un cane che sostituisce gli occhi di una persona, penso che al di là della legge, ci voglia coraggio a mandarlo via, eppure succede.
E' per questo motivo, per la legge sul cane guida ancora spesso inapplicata, che Blindsight Project, forte della intensa collaborazione con Aila, attivissima associazione contro gli abusi e le discriminazioni e provvista di proprio ufficio legale,presente su tutto il territorio nazionale, ha deciso di aprire un nuovo settore, dedicato solo al Cane Guida.
Continueremo quindi a diffondere la legge con la nostra campagna, ma potremo anche finalmente difenderla, grazie ai legali di Aila che collaborano già con 008 di Blindsight, il nostro servizio di segnalazioni contro l'inciviltà.
Referente per il Cane Guida di Blindsight Project è Simona Zanella, già nostra socia e amica, nonché tra le più preparate sull'argomento, è per noi quindi un privilegio avere la sua collaborazione.
Il nuovo contatto per il cane guida, a cui risponderà Simona Zanella, è:
caneguida@blindsight.eu.
Grazie anche a Massimiliano Bellini, attivissimo socio e amico, nonché nuovo referente per le Relazioni con la Stampa, viste anche le difficoltà telefoniche e uditive della presidenza: finalmente qualcuno che capirà i giornalisti al telefono :). Per scrivergli l'e-mail è:
stampa@blindsight.eu.
Ogni altro recapito di Simona o Massimiliano è presente tra i contatti del nostro sito.
Benvenuto Massimiliano e benvenuta Simona, donna giusta e coraggiosa guidata da Isa, splendido pastore tedesco che, anche con Artù di Blindsight Project, ci aiuteranno a seppellire ogni discriminazione e disinformazione, almeno si spera, e ce la metteremo tutta.
Pronti a segnalarci ogni discriminazione, ogni abuso ed ogni infrazione sulla legge che tutela il cane guida?
Ricordiamo che, anche se la persona disabile visiva con cane guida, ha un accompagnatore vedente, il cane comunque è inseparabile dal suo padrone per legge dello Stato, in quanto sarebbe come chiedere di lasciare da parte gli occhi a chi ci vede.
E con l'ultima raccomandazione, ringrazio tutti coloro che sostengono e diffondono la nostra Campagna sul Cane Guida: chissà forse un giorno sarà normale anche in Italia vederne girare tanti di colleghi di Artù e Isa, perché in tanti siamo, purtroppo, costretti alla cecità o all'ipovisione, e in pochi abbiamo il coraggio di affrontare tanta ignoranza, e scegliamo di vedere con un cane, per essere autonomi. Vorrei poter dire che siamo vicini a una svolta, ma gli episodi quotidiani di inciviltà e di prepotenza nei confronti di chi ha un cane guida, non me lo permettono. Diamoci da fare, tutti insieme potremo essere anche una nazione civile, e non un luogo in cui per entrare in un ristorante, in un hotel, in un ufficio, in un ospedale, ecc., devo chiamare le Forze dell'Ordine. Grazie!
Laura Raffaeli (presidente Blindsight Project)

UN CANE GUIDA LI SEPPELLIRA' 2

Dell'episodio di Belluno se ne parla da un po', quello della scala mobile proibita al cane guida perché il sindaco non vuole, anche se la legge nazionale dice il contrario.
Ma di quell'episodio, vorrei qui dire come ho vissuto io quei momenti, senza raccontarveli nei dettagli personali, ma dicendovi brevemente chi ero prima e chi sono oggi. Capirete da soli la differenza, soprattutto chi legge con gli occhi potrà immaginare, spero solo per un secondo, come mi sono sentita dentro.
Quando ero vedente non c'era nessuno che osava alzare lo sguardo più del mio: le uniche sono state mia madre ovviamente, e mie sorelle, con cui ho un rapporto davvero paritario. Già con mio padre, dopo un po' di sguardi, ci prendeva a ridere, ed era impossibile dimostrarci chi fosse il più forte. Insomma, quando vedevo ero una tigre, mi bastava alzare lo sguardo per sentire il silenzio crescere, entravo anche dove nessuno poteva entrare, e solo per apparenze! E' tutto vero, ed oggi a quasi 55 anni posso dirlo, che dite? Dico pure che erano occhi bellissimi, chiunque ci si è imbattuto può confermarlo. Non mi mancava nulla, nemmeno gli inchini. Ma la vita cambia, e può cambiare a tutti (vorrei ricordarlo anche al sindaco di Belluno e al presidente dell'Unione Ciechi di Belluno), non sempre in meglio, ad esempio a me pare sia cambiata davvero in peggio, ma così peggio che ci si muore dal peggio in questa nazione!!
Una tigre dicevo, eppure oggi, nonostante sia anche più "signora", nonché cieca, vengo trattata come se fossi una ragazzina, od una a cui dare del tu, chiamandola "tesoro" dopo 3 secondi che ce l'hai davanti. Non solo: vengo cacciata via anche se decido di salire su una scala mobile, che un sindaco di provincia ha deciso di vietare ai cani guida, nonostante la legge ne garantisca invece il rispetto del lavoro, quindi l'accesso ovunque e gratuito, ‌in quanto è ausilio per persona disabile della vista. La famosa legge 37/74 di cui si parla molto in questo blog, nato all'epoca proprio per sostenere la Campagna Cane Guida Blindsight Project.
Bene, se una volta si girava Roma, quando scendevo da una moto, o da un'auto, ma anche quando camminavo o salivo una scala mobile, oggi, solo perché sono cieca e sono guidata da un cane guida, vengo cacciata via, con addirirttura la polizia, sia del posto che quell'unica pattuglia di zona chiamata con urgenza, solo perché con un gruppo di amici, sempre con cane guida, abbiamo preso quella famosa scala vietata di Belluno, per andare al centro storico della città.
Davvero deprimente questo episodio, ma anche umiliante per me, e penso proprio anche per i miei amici! Mi sento sotto regime, sequestrata dalla disabilità, che in questa nazione è ricordata solo per prendere voti, dall'ignoranza e dall'illegalità.
Una legge nazionale, quella che tutela l'ausilio di una persona disabile della vista, può essere meno importante di un regolamento inventato dal sindaco di Belluno? Ma soprattutto, perché cacciarmi via così? E perché tanta paura? Erano tutti terrorizzati, mentre i nostri cani andavano tranquillamente su quella scala, come sempre fanno essendo addestrati a guidare un essere umano, e non una larva! Cacciata via dopo un megabiglietto Trenitalia di andata e ritorno da Roma, in quel modo! Una giornata rovinata a me e ai miei amici, per non dire ai cani e a tutta la cittadinanza: si, perché il sindaco, quando ha saputo che eravamo su quella scala, l'ha fatta bloccare, fermare, vietare a tutti indistintamente. In seguito chiamava rinforzi con altra Polizia...: sembra il racconto di un gruppo di terroristi presi poco prima di un attentato?
Invece eravamo un pacifico e innocuo gruppo di amici ciechi con cane guida, questi ultimi protetti da una legge nazionale, ignorata dal sindaco, dalla Polizia e dall'Unione Ciechi di Belluno.
Mi rivolgo soprattutto ai vedenti, coloro che non si rendono conto quale fortuna sia quella di poter prendere le chiavi di un'auto e andarsene, oppure evitare il traffico con una moto, infine leggere con i propri occhi. E tanto altro. Chi vede ce la fa a mettersi un attimo nei miei panni? Non dico sempre, ma solo quel giorno, in cui addirittura le autorità e le forze dell'ordine, mi hanno trattata come si tratta qualcuno che disturba la quiete perché ubriaco. Ma se non posso più sentirmi protetta da una legge nazionale, allora davvero devo diventare una larva? Giammai!! Infatti è stata aperta una pagina Facebook: Il Cane Guida a Belluno, chi vuole sostenerci diffonda e metta mi piace, rimarrà anche aggiornato sull'evoluzione della vicenda, perché non finirà al 9 maggio 2015, quel sabato a Belluno, questa storia. Intanto quel cartello il sindaco lo deve rimuovere, e forse comunque un giorno capirà, quanti errori ha commesso, e non solo con noi ciechi, ma con tutti i cittadini italiani che pagano tasse, per poi avere cattedrali nel deserto, qual'è quella scala mobile, sulla quale troneggia il cartello di divieto a varie cose, e questo va bene per regolamento, ma lui ha aggiunto.. "inclusi i cani guida"!  

Quella scala mobile ormai è un simbolo, non permetteremo mai che il sindaco vinca, perché se vince lui, allora dirà la stessa cosa questo di Roma, domani quello di Milano, e oggi una scala, domani una casa, pian piano quei pochi diritti acquiti svaniranno, e non solo per noi disabili! 
Mi auguro che il sindaco di Belluno non provi mai quella dilaniante sensazione che ho provato io: momenti in cui ci si chiede: ma perché? E se questo ha ragione, la legge cos'è? E perché rimanere viva dopo un incidente? Per essere trattata così? Chissà se qualcuno capisce? Il sindaco e il presidente dell'Unione Ciechi di Belluno, quello che ha detto alla stampa che dovevamo essere denunciati tutti, e che non è cieco ovviamente, di sicuro non hanno capito. Manco chi si sono messi contro però: perché mi hanno fatto molto male, e chi fa molto male a me non deve farlo più a nessuno. In quei momenti un attimo basta per desiderare di andarsene, e non credo che tutti gli italiani li paghino per questo!
QUEL CARTELLO A BELLUNO VA RIMOSSO PER LEGGE!

Laura Raffaeli
#iostoconsimona #quellidellascala
P.s.: Insisto col dire che il problema non è diventare ciechi, ma diventarlo in Italia!

UN CANE GUIDA LI SEPPELLIRA'

Nel prossimo mese di Marzo la Campagna Nazionale Cane Guida di Blindsight Project compirà 9 anni, sono quindi quasi ben 9 anni che ci spolmoniamo per diffondere e far conoscere i diritti di un cane guida e di chi non vede, eppure ancora più della metà degli italiani ne è ancora all'oscuro, anche se l'altra metà l'abbiamo raggiunta e sensibilizzata, per fortuna. Tra chi ignora vanno segnalati soprattutto i nostri politici e le forze dell'ordine: mi dispiace, ma dopo 9 anni di campagna non ci sono scuse se non una grave disabilità cognitiva da parte di chi ci governa o dovrebbe difenderci, anche se in molti ce n'eravamo accorti ultimamente. Abbiamo anche fatto una capillare diffusione di informazioni, compreso un vademecum prezioso, per cui abbiamo ricevuto complimenti (dall'estero ovviamente). Cosa cambia per chi non vede ed è accompagnato da cane guida, cioè vede il mondo con esso, se chi ha il dono della vista ignora ogni regola e legge che ne tutelano il lavoro e la dignità? Facile rispondere: cambia tutto e spesso non si esce col cane, o non si esce per niente, proprio per non incorrere nei soliti episodi discriminanti, quanto ignoranti e umilianti per chi, già con molta fatica, tenta di strapparsi un po' di autonomia in questa nazione, che è ancora il fanalino di coda europeo per l'accessibilità e le politiche sociali. Non è giusto!
Nei prossimi mesi Blindsight Project ha previsto alcune iniziative per sensibilizzare anche quell'altra metà di italiani, quelli che cacciano via da un negozio, o da un hotel e tanti altri luoghi pubblici, comprese le scale mobili, la persona cieca o ipovedente solo perché guidata da un cane. Con la speranza di far capire a tutti che, anche se c'è il divieto di accesso ai cani in generale, quando siete di fronte a un cane guida dovete solo far silenzio, studiare e imparare da lui come si lavora realmente, ma anche come si ama, e accettarlo senza tante storie, come sempre succede, semplicemente perché c'è una legge (la 37/74) che se trasgredita prevede anche una sanzione fino a 2500€, nonché una denuncia per discriminazione a persona disabile (67/06). Personalmente non esco se non posso stare col mio cane guida, ma sono stanca, e come me tutti gli altri con disabilità visive, di dovervi avvertire che sto passando, che se voglio salire su una scala mobile dove i cani non sono ammessi io e Artù ci possiamo andare lo stesso, ecc..
Agli italiani servono i servizi al tg, gli scandali, le multe e le denunce per conoscere una legge vecchissima e ancora applicata pochissime volte? E quelle poche volte abbiamo dovuto lottare all'ultimo sangue: ma perché?? Non cerchiamo pubblicità quando chiediamo di diffondere la nostra Campagna Cane Guida, vorremmo solo poter uscire di casa come tutti gli altri, poter entrare in qualsiasi luogo pubblico senza risse e denunce, infine ci piacerebbe anche che quando si sta in un ristorante non si venga spalmati su qualche parete o angoletto, ben distante da chi è "normale". Trovo che, questo piazzarci in qualche posto ben distante dalla normalità, in qualsiasi occasione, sia un errore che i normodotati italiani dovrebbero non ripetere più: se si rifiuta la diversità di una persona disabile, come possiamo pretendere che poi siano clementi con gay e prostituzione?

Nel mio caso un cane guida ha altro da fare che scocciare chi vede, e chi non vede ha diritto ad una vita autonoma, dignitosa e soprattutto compresa.
Di seguito un video realizzato con fotografie scattate da me, anzi dalla mia memoria visiva, all'Orto Botanico di Roma, dove Artù mi ha guidato tempo fa, mostrandomi con i suoi metodi cosa avevamo intorno: nessuna pianta si è seccata e nessun umano e rimasto ferito durante la nostra straordinaria e pacifica passeggiata sensoriale!
Una mia considerazione da ex vedente e da romana: ci voleva una cieca, che gira per diffondere l'accesso libero al cane guida, per ricordare un posto come l'Orto Botanico ai romani? E cosa ci vuole per farvi capire che un cane guida è gli occhi di un cieco? Non è assurdo che chi non ha la vista, debba illuminare chi può vedere il mondo, e ci si deve pure impegnare parecchio per riuscirci qualche volta? In questo periodo di sci e montagna in quanti sono diventati disabili, anche se solo temporaneamente, per una caduta sulla neve? Potresti essere tu che leggi, o chi ti sta accanto, ma bene o male tutti alla fine dobbiamo confrontarci con la disabilità, e la diversità. Essere meno ignoranti, e presuntuosi, potrebbe cambiare questa nazione, e non solo per un cane guida.

Se non lo capite, ve lo faremo capire lo stesso, e un cane guida vi seppellirà.., anche sotto una scala mobile se serve! :)
Laura Raffaeli (presidente Blindsight Project)
"Passeggiata Sensoriale all'Orto Botanico: di Laura Raffaeli & Artù"

CAMPAGNA CANE GUIDA BLINDSIGHT PROJECT 2014



Campagna Cane Guida Blindsight Project 2014

Blindsight Project presenta il nuovo logo 2014 per la sua Campagna Cane Guida: diffondetela! 
E' sempre presente la locandina, scaricabile gratuitamente e da portare sempre con sé, se è un cane a vedere per noi. Ci sono riportate tutte le leggi e i motivi per cui un cane guida entra anche dove i cani non sono ammessi: utilissima quando si esce dal proprio circuito, dove gli abitanti hanno imparato e conoscono il cane guida. Tutti sanno invece cosa succede quando si arriva in un hotel, o si entra in un ristorante, in un supermercato, in uno studio medico, ecc.. In questo blog c'è l'imbarazzo della scelta, su post che riportano news di cani guida cacciati da ogni luogo, in ogni giorno. 
Aumenta il desiderio di autonomia anche fuori casa e quindi la scelta del cane guida, come ausilio in sostituzione dei propri occhi, sarà sempre maggiore, da parte dei giovani e di chi perde la vista soprattutto. E' urgente e necessario che gli italiani sappiano che c'è una legge, la n.37 del 14 febbraio 1974, che garantisce l'accesso gratuito e ovunque al cane guida, anche dove i cani non sono ammessi, in quanto rappresenta ausilio per la persona disabile della vista. Nessuno lo sa, o meglio, grazie alla nostra campagna nata nel 2006, e alle denunce che abbiamo cominciato a sporgere noi discriminati, cacciati e umiliati solo perché attaccati a un cane, qualcuno ha cominciato a sapere, addirittura che c'è una multa da 500 a 2.500€ per i trasgressori! Infine qualcuno ha cominciato a capire che potrebbe anche incorrere, oltre alla figuraccia, alle spese legali e al suo nome bruciato sui giornali nazionali, in una denuncia per discriminazione a persona disabile (legge 67/2006). Insomma, diffondere la nostra campagna sul cane guida, non aiuta solo i ciechi! Grazie.
Laura Raffaeli (presidente di Blindsight Project)
Artù (cane guida)





BUTTIAMO IN MARE CHI NON INFORMA, NON I CIECHI

Artu, cane guida di Laura Raffaeli http://blindsight.eu .
La frase "Ti buttiamo in mare col tuo cane" detta da alcuni operatori che non volevano il cane guida di una ragazza cieca su un traghetto, ha fatto scalpore: è scritta ovunque! Eppure di episodi come questo ne accadono tutti i giorni a tutti noi con cane guida, me compresa che proprio a settembre avrò un'udienza in tribunale per una denuncia da me fatta contro un supermercato che mi ha letteralmente cacciata via ben 3 volte e in malo modo, come sempre succede, ma basta leggere questo blog per sapere quante ne succedono ogni giorno! Si sa come vanno queste cose: migliaia di ciechi italiani discriminati ogni minuto e nessuno ne parla, in primis le grandi associazioni che invece dovrebbero investire un po' di tempo e soprattutto un po' di soldi, visto che ne ricevono non pochi ogni anno.
C'è allora chi scrive una sorta di petizione all'Unione Ciechi Italiana per sollecitarla ad intervenire in questo caso del traghetto, ed è giusto ma perché farlo solo per il cane guida? E poi la stessa associazione quando si trattò di difendere una ragazza ipovedente, cacciata via da scuola perché la preside non voleva il cane guida, difese la preside anziché la legge e la persona disabile (come da loro statuto), fece perdere in prima battuta la ragazza e i suoi genitori in tribunale, perché affermò che all'interno della scuola c'era una guida tattile in terra, a che serviva il cane?? Quindi per l'Uici era un capriccio!
Esiste una locandina dal 2006, accessibile a tutti perché abbiamo pensato che oltre ai vedenti dev'essere letta anche dai ciechi, qualcuno ha cominciato a farne un'altra ancora, anziché diffondere la nostra, ma va bene così, l'importante è che tutti conoscano finalmente il cane guida anche in Italia: la locandina sul cane guida è qui http://blindsight.eu/campagne-informative/diffondi-la-campagna-cane-guida-di-blindsight-project/.
Vorrei spiegare a molti perché c'è questo vuoto di informazione in Italia, in particolar modo riguardo le disabilità visive e sensoriali in genere, ma lo farò un'altra volta perché dovrei cominciare ad esempio dal fatto che il numero delle sedi e del loro personale basterebbe a soddisfare le esigenze di ogni singola persona o ogni loro singolo socio, ma non è così e lo sappiamo in tanti, chi non lo sa sono soprattutto i vedenti, oscurati dalla frase bugiarda "i ciechi italiani hanno tutto!". Per ora vorrei solo che la stampa non spettacolarizzasse episodi come questo della ragazza albanese su traghetto italiano, ma di parlarne con termini nuovi, semmai aprire un'inchiesta del tipo "ma dove finiscono i soldi che grandi associazioni ricevono per le persone disabili della vista, ed anche dell'udito? Com'è che non sa niente nessuno qui?".
Non mi sento quindi di colpevolizzare persone che sono state forse volutamente tenute all'oscuro di diritti e leggi delle persone disabili visive, ovvio che l'ignorante cafone c'è ovunque, ma cosa avrebbe cambiato se le avessero detto la stessa cosa con modi più educati? Nulla: di fatto veniamo cacciati via sempre per il cane, e quando è accettato quasi sempre ce lo si fa pesare molto. Mi chiedo anche perché nessuno si è mosso quando da sola con l'Enpa ho lottato per una ragazza di Latina, oppure per far entrare il cane guida anche nelle piscine pubbliche tipo Hidromania a Roma, come successo di recente a un uomo cieco con cane che è stato cacciato via più volte "per motivi sanitari". Ho dovuto lottare per far comprendere alla asl che il cane guida è un cane da lavoro tutelato da leggi e regolamenti. Ed era la ASL a Roma, come pretendere che un impiegato su un traghetto, un negoziante, un parrucchiere o un barista possano sapere??
Disumani di sicuro, ma chi lo è di più secondo voi? L'impiegato ignorante e sfruttato per due soldi che nessuno ha mai informato, o le grandi associazioni che dovrebbero per statuto aver dovuto fare questo lavoro da decenni??
Blindsight Project è stata fondata per l'assenza tra i disabili sensoriali di queste grandi associazioni e per la disinformazione che esse diffondono, ha lanciato la prima campagna informativa sul cane guida, l'unica fino a pochi giorni fa, e tante altre cose, con 2 o 3 mila euro all'anno di 5permille, che è pubblico quindi invito tutti a verificare quanti soldi sono stati ricevuti da Uici ed Ens solo per questo, soldi che spariscono ogni anno, forse ingoiati dal quel tremendo e drammatico buco nero che è l'assenza di giusta informazione, a scopo di lucro, in questa nazione così arretrata e ridicola rispetto al resto dell'Europa. Com'è ridicolo che molti ciechi stessi insistano a prestare il loro tempo libero come volontari in associazioni che non tutelano, non informano, non migliorano nulla nonostante gli scopi dei loro statuti, e fuggono via da associazioni piccole ma attive e produttive, quali Blindsight Project: se avessimo un atomo dei volontari che l'Uici ha tutto questo non succederebbe, e qualcuno un giorno dovrà dirmi perché tanta paura delle cose nuove, dei presidenti giovani e del riconoscimento dei propri diritti, che non sono solo un posto al centralino, ma tutta la nostra vita da rendere indipendente e autonoma.
Le persone disabili italiane non hanno bisogno di essere assistite, sono i loro familiari che ne hanno bisogno: noi disabili vogliamo essere indipendenti e autonomi, costeremmo molto di meno allo stato, saremmo tutti più felici e forse onlus miliardarie come quelle grandi per i disabili sensoriali non avrebbero motivo di esistere, e quindi tanti soldi andrebbero finalmente in cose giuste per tutti. Ma è un'utopia la mia: un volontario da noi di Blindsight Project non ci viene, preferisce schiavizzarsi gratis con una grande associazione, forse perché i genitori saranno più tranquilli, o solo perché in molti sono privati proprio della realtà.
Quanti dicono di far tutto e non è vero? Io uso il bastone anche se esco col cane: mi manca il 70% di udito oltre a tutta la vista, ma quasi tutti mi hanno detto che sono "esagerata e ridicola", soprattutto tutti gli illusi che sono convinti di vivere la realtà, mentre il mondo reale è tutt'altra cosa. Ma forse tutto questo è solo per l'antico, ma sempre valido purtroppo, "Dividi et impera".

Laura Raffaeli (presidente di Blindsight Project)
Campagna Cane Guida Blindsight Project
(da leggere e diffondere, grazie!).

CANE GUIDA E CIECHI: QUALI LE BARRIERE?

IL CANE GUIDA ENTRA OVUNQUE
Le barriere che i ciechi incontrano, se escono con cane guida, sono sicuramente maggiori di quelle in cui si imbatte chi esce da solo o con accompagnatore, ma solo perché il cane guida ancora non lo conoscono in molti, riferendomi soprattutto ad esercizi pubblici, molto spesso gestiti da esseri disumani oltreché ignoranti (ignorano cioè la legge che garantisce l'accesso gratuito ovunque al cane guida in quanto ausilio inseparabile per la persona disabile della vista). Una grande barriera sono i passaggi pedonali occupati dall'auto o moto che è "un attimo" in sosta, impedendo l'attraversamento al cane guida addestrato ad attraversare la strada solo sulle strisce, ma non solo: a tutti i pedoni, compresi disabili motori in carrozzina e bambini in passeggino! Roma, come del resto tutta l'Italia, riguardo l'accessibilità, abbattimento barriere - comprese quelle mentali - e cane guida, è a un livello zero che promette di diventare uno da troppi anni ma senza risultati concreti, a parte le solite inutili parole che durante ogni campagna elettorale vengono spese per la disabilità, e parole rimangono sempre. Siamo il fanalino di coda dell'accessibilità in Europa, eppure i soldi investiti (sulla carta) per l'abbattimento barriere, non sono pochi.
Ne parliamo al TgR Lazio, per ricordare alcune importanti regole, oltre la legge 37/74 ad esempio ricordiamo l'ordinanza del 2009 che esonera ogni cane da lavoro, cane guida compreso, dalla museruola. Personalmente metto la museruola al mio cane quando sono in un ristorante, ma solo per evitare che corra a mangiarsi le briciole sotto i tavoli, questo sempre se il ristorante mi ha fatto entrare col cane e non mi ha messa a mangiare in una stanzetta a parte (come succede in Italia piuttosto spesso).
Ricordiamo anche a tutti le nostre campagne, quali quella sui passaggi pedonali liberi, quella per raccogliere la cacca dei propri cani da compagnia, che immancabilmente pestiamo noi ciechi (N.B.: solo i ciechi sono esonerati per legge dal raccoglimento delle feci in terra), infine quella sul cane guida: diffondetele, scaricatele e leggetele, fateci uscire di casa senza dover denunciare qualcuno ogni giorno! Grazie.
Questo il servizio Rai andato in onda ieri sera alle 19.30

Laura Raffaeli (presidente Blindsight Project)

p.s.: Sarà presto lanciata la nuova campagna cane guida 2013, ci stiamo lavorando

NELL'HOTEL DEGLI ORRORI SOVRAPPREZZO A CANE GUIDA E CIECA IN STANZA SEPARATA PER MANGIARE

"Cieca denuncia, no hotel a cane-guida (Le scuse dell'albergatore non chiudono il caso) ANSA - VENEZIA, 4 gennaio 2013 - Una non vedente ha presentato denuncia nei confronti di un albergatore di Santo Stefano di Cadore che aveva sollevato problemi per il cane guida. Il gestore ha chiesto un sovrapprezzo poi l'ha informata di dover consumare la colazione in una stanza separata. Le scuse dell'albergatore che ha ammesso di non conoscere la legge che nega qualsiasi sovrattassa per il cane guida e l'offerta alla donna e al marito a essere ospitati gratuitamente non hanno convinto la signora a ritirare la denuncia."
Il direttore non conosceva la legge: non la conosce nessuno, quando lo dico mi ritengono una che esagera ed esaspera, forse invece sono troppo ottimista, tanto che ci credo che la nostra campagna informativa prima o poi cambierà le cose. Si perché abbiamo dovuto fare una campagna informativa sul cane guida e soprattutto sulla legge che lo tutela, noi di Blindsight Project ce ne siamo occupati per la prima volta, visto che nessuno per anni ne aveva mai parlato, tanto che ancora oggi siamo in queste condizioni ed episodi di questo tipo sono all'ordine del giorno.
Immaginate di dover partire per una vacanza, o per lavoro, avreste voglia di affrontare forze dell'ordine, denunce, conversazioni che uccidono, ecc.? Si dopo arrivano le scuse, e solo se i ciechi reagiscono sennò manco quelle, ma è assurdo vivere così.
Queste cose finiranno, noi di Blindsight Project ci stiamo impegnando, proprio in questi giorni stiamo creando una partnership importantissima con una grande associazione (che non è certo una di quelle storiche per ciechi, così silenziose sul cane guida), e vi terremo aggiornati e informati, che è la prima cosa che dovrebbe fare un'associazione, ma pare che finora troppe siano state quelle che non lo hanno fatto, questa ignoranza lo dimostra e conferma anche anni di buio e disinformazione.
Amo questa nazione, ma queste cose succedono solo qui, chi viaggia può confermare quanto dico: per questo il 2013 sarà l'anno in cui in molti conosceranno il cane guida anche in Italia, Blindsight Project è già pronta e, nell'attesa di poter dare buone news, consiglio a tutti di diffondere, leggere e pubblicare nel web, la nostra Campagna Cane Guida. Non scandalizzatevi quando sentite che qualcuno ha cacciato via un cieco perché stava col cane guida: smettetela di rifiutare la realtà e dateci una mano per favore, grazie!

Laura Raffaeli (presidente di Blindsight Project, cacciata via una volta si e una no da ogni luogo solo perché ho un cane guida!).

IN TAXI COL CANE GUIDA: IL 3570 RIFIUTA LA PRENOTAZIONE

L'accesso del cane guida sui taxi è ancora una grazia che non sempre si riceve, nonostante la legge imponga il cane guida a bordo insieme al suo padrone con disabilità visive. L'altro ieri dovevo recarmi alla Rai per intervenire sull'accessibilità e mobilità in una trasmissione, mi hanno chiesto di prenotare il taxi al 3570, una delle più importanti compagnie a Roma, in quanto hanno una convenzione con loro. Ho quindi chiamato nel pomeriggio, ho chiesto la prenotazione di un taxi per le 22.30 dando indirizzo e tutto ok, poi per scrupolo (idiota da parte mia) ho comunicato che sono cieca e viaggio con cane guida. Mi dicono di aspettare un attimo "allora", dopo un bel po' di attesa mi viene detto che non posso prenotare e che devo richiamare almeno un quarto d'ora prima. Chiedo se è per il cane guida e mi viene risposto di si, in quanto "il loro regolamento non permette la prenotazione se c'è animale a bordo". Faccio presente che il cane guida è si un animale ma per legge è anche ausilio indivisibile dal suo padrone, che entra ovunque, ecc., ma niente, l'operatrice come un mantra continua a ripetere che non può accettare la mia prenotazione. Poco dopo, li chiama la Rai, avvisata da me del problema in quanto questo mi avrebbe potuto provocare un eventuale ritardo, visto tra l'altro che quando arriva la segnalazione del cane guida in pochi accettano la corsa, e proprio quella sera erano chiuse alcune strade per l'esondazione del Tevere! Ovviamente a loro hanno accettato la prenotazione. "Non dire che hai il cane guida", direte voi, ma ci ho provato e 9 volte su 10 ho sentito arrivare un'auto che immediatamente faceva retromarcia e se ne andava, probabilmente alla vista del cane, ma questo è il minimo, la cosa peggiore è quando si fermano e cominciano a lamentarsi, chiedendomi di salire senza cane, che sono allergici al pelo, e tante altre demenzialità, quindi ogni volta è uno stress, per questo preferisco dirlo prima.
Premesso che Blindsight Project ha già informato tutte le compagnie di taxi 3 anni fa e che adesso lo sta facendo di nuovo visti i risultati, vorrei che chi legge queste righe si metta nei panni di chi non può guidare ma deve spostarsi per forza, che può muoversi solo con un cane guida (idem vale per una carrozzina), e che si trova di fronte a certi ostacoli, che sono i peggiori perché dettati dall'ignoranza e dal pregiudizio, le cosiddette barriere mentali: possiamo ancora definire questa società italiana "civile", "evoluta" e "democratica"?? Perché tutti gli animalisti non ci aiutano sostenendo e diffondendo la Campagna Cane Guida di Blindsight Project? Meglio se lo facciamo tutti, perché penso che anche chi impara a comportarsi poi si sentirà molto meglio e diffondendo la nostra campagna possiamo migliorare la qualità della vita di tanta gente e tanti cani che lavorano, in questa nazione che ancora non li rispetta, anzi li caccia via! Peccato che il 3570, e chissà quante altre compagnie di taxi, considerino le persone disabili tutte solo in carrozzina: dovremo farglielo sapere che esistono anche i disabili visivi con cane guida, ma già il fatto che non lo abbiano considerato autononamente non è un buon segno di civiltà e democrazia e nemmeno di umanità. (Laura Raffaeli presidente di Blindsight Project)

TREVISO: RISTORANTE NEGA L'ACCESSO AL CANE GUIDA (LETTERA APERTA)

Lettera aperta per il divieto d'accesso a una donna con cane guida in un ristorante a Treviso:
Spett.le Ristorante (Anonimo) e Spett.li Redazioni Stampa,
scrivo in merito all'increscioso episodio accaduto presso il vostro ristorante di Treviso: avete negato l'accesso ad una donna cieca accompagnata dal suo cane guida, giustificando questa gravissima discriminazione col fatto che i cani non sono ammessi nei vostri ristoranti.

Informo il ristorante (anonimo) che in Italia è vigente la legge n. 37 del 14 febbraio 1974, che prevede l'accesso di un cane guida anche dove i cani non possono entrare, in quanto il cane guida rappresenta un ausilio prezioso e fondamentale per la mobilità e l'autonomia del disabile visivo. La sanzione prevista per chi trasgredisce questa regola è fino a € 2.500,00. Inoltre, se il disabile visivo discriminato lo riterrà opportuno, potrà denunciare il trasgressore in base alla legge N. 67 del 1 marzo 2006, che tutela le persone disabili dalle discriminazioni.
Segnalo la nostra Campagna Cane Guida di Blindsight Project,

CACCA DI CANI E CERVELLI DI CACCA

In Inghilterra un signore cieco accompagnato dal suo cane guida è stato multato con 80 sterline perché non ha raccolto le feci del suo cane. Ian Bradwell, questo è il nome del signore multato, è cieco da quando aveva 17 anni, ora ne ha 46 ed ovviamente ha fatto notare che c'è un'esenzione in questi casi, ma pare che abbia ottenuto in cambio solo la richiesta di tutta la certificazione del cane guida da parte del comune. (Leggi Tutto).
Come se, nel caso il cane non fosse registrato in nessuna scuola ma fosse stato addestrato dal cieco stesso, questo concedesse al comune il potere di multare chi non vede, e di obbligarlo a smanettare tra la cacca al buio!
La stessa legge sul raccoglimento delle feci in terra è vigente in Italia, Blindsight Project ha anche lanciato una campagna, che prevede ovviamente la stessa esenzione riguardo le persone disabili visive,

A SCUOLA COL CANE GUIDA? NON SERVE, DICE IL PRESIDE DEL LICEO MAJORANA DI LATINA

Il preside del Liceo Scientifico Majorana di Latina, ignorante spero solo in questa materia, visto il ruolo che ricopre, ha proibito ad un'alunna disabile visiva di frequentare la scuola con il proprio cane guida:

LATINA – Non le è stato consentito di entrare a scuola con il cane guida, e così una ragazza non vedente si è dovuta rivolgere a un avvocato.

IL CANE GUIDA E' GAY? NON ENTRA AL RISTORANTE!

"Se il cane è gay, anche se cane guida, non entra al ristorante". E' successo in un ristorante australiano, che ha negato il servizio a un cieco con cane guida perché pensavano che il cane fosse gay! Nudge, questo il nome del cane guida, secondo i camerieri e il personale del ristorante in questione, era stato sterilizzato per renderlo gay! Per fortuna questo grave gesto di intolleranza e di omofobia è costato 1500 dollari australiani ai gestori del "Thai Spice" che, comunque, afferma che i cani guida sono i benvenuti. Il tribunale non ha infierito più di tanto sui gestori del ristorante di Adelaide, forse perché ha riconosciuto l'attenuante della loro demenza, personalmente gli avrei fatto chiudere il locale invece, oppure avrei aumentato la multa perché 1500 dollari australiani sono solo circa 1000 euro italiani. Certo che pure in Australia se la passano bene con l'evoluzione e il progresso eh? Il cieco ovviamente, dopo l'accaduto, dice di aver timore ad uscire col suo Nudge, reazione comprensibile almeno da parte di chi, come noi, siamo costretti a fare tutto attaccati a un cane. Certo, rimane che in Italia, forse a questo punto più tollerante dell'Australia riguardo i gay, un cane guida è comunque cacciato via da ogni locale pubblico almeno 9 volte su 10 e, quell'unica volta che nessuno fa storie, ci dovremmo sentire in dovere di ringraziare chi dice sempre "Certo che può entrare, per me non ci sono problemi, io amo i cani", quando invece c'è una legge: qualcuno dice "Grazie che mi fai entrare" quando entra in un negozio forse??

Leggi la notizia in inglese

OLTRE 200 OSPEDALI RIFIUTANO IL CANE GUIDA


Aidaa: "I cani guida per ciechi non entrano in oltre 200 ospedali" (30/11/2009)
ROMA. "Sono oltre 200 gli ospedali italiani che non ammettono l'ingresso nei reparti di degenza dei cani guida per non vedenti". Lo rileva Aidaa- Associazione italiana difesa animali e ambiente, che denuncia "una serie di episodi poco piacevoli" avvenuti "nelle ultime settimane". L'associazione riferisce infatti che "in alcuni ospedali del centro e nord Italia, circa una ventina di persone prive di vista non sono state ammesse ad assistere i famigliari ricoverati in reparto in quanto accompagnati dal cane guida, creando di fatto una situazione assolutamente discriminante nei confronti di questi cittadini".

Legge 1 marzo 2006, n. 67 "Misure per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazioni"

Legge 1 marzo 2006, n. 67
"Misure per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazioni"

pubblicata nella *Gazzetta Ufficiale* n. 54 del 6 marzo 2006

Art. 1.

*(Finalità e ambito di applicazione)*

TAGLIA CINESE PER CANE GUIDA

"Cane di un tedoforo cieco dichiarato fuorilegge
(E' troppo grande per la normativa cinese)
PECHINO. Il cane-guida di un tedoforo parzialmente non vedente delle Paraolimpiadi è stato dichiarato fuorilegge da Pechino perchè troppo grande. È quanto scrive oggi il 'South China Morning Post'.
In Cina i cani non possono superare i 35 centimetri di altezza e devono essere registrati, con il pagamento di una tassa annuale. Ma il tedoforo, che dovrebbe sfilare durante la cerimonia di apertura delle Paraolimpiadi,

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