Campagna Cane Guida Blindsight Project

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UN CANE GUIDA LI SEPPELLIRA' 2

Dell'episodio di Belluno se ne parla da un po', quello della scala mobile proibita al cane guida perché il sindaco non vuole, anche se la legge nazionale dice il contrario.
Ma di quell'episodio, vorrei qui dire come ho vissuto io quei momenti, senza raccontarveli nei dettagli personali, ma dicendovi brevemente chi ero prima e chi sono oggi. Capirete da soli la differenza, soprattutto chi legge con gli occhi potrà immaginare, spero solo per un secondo, come mi sono sentita dentro.
Quando ero vedente non c'era nessuno che osava alzare lo sguardo più del mio: le uniche sono state mia madre ovviamente, e mie sorelle, con cui ho un rapporto davvero paritario. Già con mio padre, dopo un po' di sguardi, ci prendeva a ridere, ed era impossibile dimostrarci chi fosse il più forte. Insomma, quando vedevo ero una tigre, mi bastava alzare lo sguardo per sentire il silenzio crescere, entravo anche dove nessuno poteva entrare, e solo per apparenze! E' tutto vero, ed oggi a quasi 55 anni posso dirlo, che dite? Dico pure che erano occhi bellissimi, chiunque ci si è imbattuto può confermarlo. Non mi mancava nulla, nemmeno gli inchini. Ma la vita cambia, e può cambiare a tutti (vorrei ricordarlo anche al sindaco di Belluno e al presidente dell'Unione Ciechi di Belluno), non sempre in meglio, ad esempio a me pare sia cambiata davvero in peggio, ma così peggio che ci si muore dal peggio in questa nazione!!
Una tigre dicevo, eppure oggi, nonostante sia anche più "signora", nonché cieca, vengo trattata come se fossi una ragazzina, od una a cui dare del tu, chiamandola "tesoro" dopo 3 secondi che ce l'hai davanti. Non solo: vengo cacciata via anche se decido di salire su una scala mobile, che un sindaco di provincia ha deciso di vietare ai cani guida, nonostante la legge ne garantisca invece il rispetto del lavoro, quindi l'accesso ovunque e gratuito, ‌in quanto è ausilio per persona disabile della vista. La famosa legge 37/74 di cui si parla molto in questo blog, nato all'epoca proprio per sostenere la Campagna Cane Guida Blindsight Project.
Bene, se una volta si girava Roma, quando scendevo da una moto, o da un'auto, ma anche quando camminavo o salivo una scala mobile, oggi, solo perché sono cieca e sono guidata da un cane guida, vengo cacciata via, con addirirttura la polizia, sia del posto che quell'unica pattuglia di zona chiamata con urgenza, solo perché con un gruppo di amici, sempre con cane guida, abbiamo preso quella famosa scala vietata di Belluno, per andare al centro storico della città.
Davvero deprimente questo episodio, ma anche umiliante per me, e penso proprio anche per i miei amici! Mi sento sotto regime, sequestrata dalla disabilità, che in questa nazione è ricordata solo per prendere voti, dall'ignoranza e dall'illegalità.
Una legge nazionale, quella che tutela l'ausilio di una persona disabile della vista, può essere meno importante di un regolamento inventato dal sindaco di Belluno? Ma soprattutto, perché cacciarmi via così? E perché tanta paura? Erano tutti terrorizzati, mentre i nostri cani andavano tranquillamente su quella scala, come sempre fanno essendo addestrati a guidare un essere umano, e non una larva! Cacciata via dopo un megabiglietto Trenitalia di andata e ritorno da Roma, in quel modo! Una giornata rovinata a me e ai miei amici, per non dire ai cani e a tutta la cittadinanza: si, perché il sindaco, quando ha saputo che eravamo su quella scala, l'ha fatta bloccare, fermare, vietare a tutti indistintamente. In seguito chiamava rinforzi con altra Polizia...: sembra il racconto di un gruppo di terroristi presi poco prima di un attentato?
Invece eravamo un pacifico e innocuo gruppo di amici ciechi con cane guida, questi ultimi protetti da una legge nazionale, ignorata dal sindaco, dalla Polizia e dall'Unione Ciechi di Belluno.
Mi rivolgo soprattutto ai vedenti, coloro che non si rendono conto quale fortuna sia quella di poter prendere le chiavi di un'auto e andarsene, oppure evitare il traffico con una moto, infine leggere con i propri occhi. E tanto altro. Chi vede ce la fa a mettersi un attimo nei miei panni? Non dico sempre, ma solo quel giorno, in cui addirittura le autorità e le forze dell'ordine, mi hanno trattata come si tratta qualcuno che disturba la quiete perché ubriaco. Ma se non posso più sentirmi protetta da una legge nazionale, allora davvero devo diventare una larva? Giammai!! Infatti è stata aperta una pagina Facebook: Il Cane Guida a Belluno, chi vuole sostenerci diffonda e metta mi piace, rimarrà anche aggiornato sull'evoluzione della vicenda, perché non finirà al 9 maggio 2015, quel sabato a Belluno, questa storia. Intanto quel cartello il sindaco lo deve rimuovere, e forse comunque un giorno capirà, quanti errori ha commesso, e non solo con noi ciechi, ma con tutti i cittadini italiani che pagano tasse, per poi avere cattedrali nel deserto, qual'è quella scala mobile, sulla quale troneggia il cartello di divieto a varie cose, e questo va bene per regolamento, ma lui ha aggiunto.. "inclusi i cani guida"!  

Quella scala mobile ormai è un simbolo, non permetteremo mai che il sindaco vinca, perché se vince lui, allora dirà la stessa cosa questo di Roma, domani quello di Milano, e oggi una scala, domani una casa, pian piano quei pochi diritti acquiti svaniranno, e non solo per noi disabili! 
Mi auguro che il sindaco di Belluno non provi mai quella dilaniante sensazione che ho provato io: momenti in cui ci si chiede: ma perché? E se questo ha ragione, la legge cos'è? E perché rimanere viva dopo un incidente? Per essere trattata così? Chissà se qualcuno capisce? Il sindaco e il presidente dell'Unione Ciechi di Belluno, quello che ha detto alla stampa che dovevamo essere denunciati tutti, e che non è cieco ovviamente, di sicuro non hanno capito. Manco chi si sono messi contro però: perché mi hanno fatto molto male, e chi fa molto male a me non deve farlo più a nessuno. In quei momenti un attimo basta per desiderare di andarsene, e non credo che tutti gli italiani li paghino per questo!
QUEL CARTELLO A BELLUNO VA RIMOSSO PER LEGGE!

Laura Raffaeli
#iostoconsimona #quellidellascala
P.s.: Insisto col dire che il problema non è diventare ciechi, ma diventarlo in Italia!

BUTTIAMO IN MARE CHI NON INFORMA, NON I CIECHI

Artu, cane guida di Laura Raffaeli http://blindsight.eu .
La frase "Ti buttiamo in mare col tuo cane" detta da alcuni operatori che non volevano il cane guida di una ragazza cieca su un traghetto, ha fatto scalpore: è scritta ovunque! Eppure di episodi come questo ne accadono tutti i giorni a tutti noi con cane guida, me compresa che proprio a settembre avrò un'udienza in tribunale per una denuncia da me fatta contro un supermercato che mi ha letteralmente cacciata via ben 3 volte e in malo modo, come sempre succede, ma basta leggere questo blog per sapere quante ne succedono ogni giorno! Si sa come vanno queste cose: migliaia di ciechi italiani discriminati ogni minuto e nessuno ne parla, in primis le grandi associazioni che invece dovrebbero investire un po' di tempo e soprattutto un po' di soldi, visto che ne ricevono non pochi ogni anno.
C'è allora chi scrive una sorta di petizione all'Unione Ciechi Italiana per sollecitarla ad intervenire in questo caso del traghetto, ed è giusto ma perché farlo solo per il cane guida? E poi la stessa associazione quando si trattò di difendere una ragazza ipovedente, cacciata via da scuola perché la preside non voleva il cane guida, difese la preside anziché la legge e la persona disabile (come da loro statuto), fece perdere in prima battuta la ragazza e i suoi genitori in tribunale, perché affermò che all'interno della scuola c'era una guida tattile in terra, a che serviva il cane?? Quindi per l'Uici era un capriccio!
Esiste una locandina dal 2006, accessibile a tutti perché abbiamo pensato che oltre ai vedenti dev'essere letta anche dai ciechi, qualcuno ha cominciato a farne un'altra ancora, anziché diffondere la nostra, ma va bene così, l'importante è che tutti conoscano finalmente il cane guida anche in Italia: la locandina sul cane guida è qui http://blindsight.eu/campagne-informative/diffondi-la-campagna-cane-guida-di-blindsight-project/.
Vorrei spiegare a molti perché c'è questo vuoto di informazione in Italia, in particolar modo riguardo le disabilità visive e sensoriali in genere, ma lo farò un'altra volta perché dovrei cominciare ad esempio dal fatto che il numero delle sedi e del loro personale basterebbe a soddisfare le esigenze di ogni singola persona o ogni loro singolo socio, ma non è così e lo sappiamo in tanti, chi non lo sa sono soprattutto i vedenti, oscurati dalla frase bugiarda "i ciechi italiani hanno tutto!". Per ora vorrei solo che la stampa non spettacolarizzasse episodi come questo della ragazza albanese su traghetto italiano, ma di parlarne con termini nuovi, semmai aprire un'inchiesta del tipo "ma dove finiscono i soldi che grandi associazioni ricevono per le persone disabili della vista, ed anche dell'udito? Com'è che non sa niente nessuno qui?".
Non mi sento quindi di colpevolizzare persone che sono state forse volutamente tenute all'oscuro di diritti e leggi delle persone disabili visive, ovvio che l'ignorante cafone c'è ovunque, ma cosa avrebbe cambiato se le avessero detto la stessa cosa con modi più educati? Nulla: di fatto veniamo cacciati via sempre per il cane, e quando è accettato quasi sempre ce lo si fa pesare molto. Mi chiedo anche perché nessuno si è mosso quando da sola con l'Enpa ho lottato per una ragazza di Latina, oppure per far entrare il cane guida anche nelle piscine pubbliche tipo Hidromania a Roma, come successo di recente a un uomo cieco con cane che è stato cacciato via più volte "per motivi sanitari". Ho dovuto lottare per far comprendere alla asl che il cane guida è un cane da lavoro tutelato da leggi e regolamenti. Ed era la ASL a Roma, come pretendere che un impiegato su un traghetto, un negoziante, un parrucchiere o un barista possano sapere??
Disumani di sicuro, ma chi lo è di più secondo voi? L'impiegato ignorante e sfruttato per due soldi che nessuno ha mai informato, o le grandi associazioni che dovrebbero per statuto aver dovuto fare questo lavoro da decenni??
Blindsight Project è stata fondata per l'assenza tra i disabili sensoriali di queste grandi associazioni e per la disinformazione che esse diffondono, ha lanciato la prima campagna informativa sul cane guida, l'unica fino a pochi giorni fa, e tante altre cose, con 2 o 3 mila euro all'anno di 5permille, che è pubblico quindi invito tutti a verificare quanti soldi sono stati ricevuti da Uici ed Ens solo per questo, soldi che spariscono ogni anno, forse ingoiati dal quel tremendo e drammatico buco nero che è l'assenza di giusta informazione, a scopo di lucro, in questa nazione così arretrata e ridicola rispetto al resto dell'Europa. Com'è ridicolo che molti ciechi stessi insistano a prestare il loro tempo libero come volontari in associazioni che non tutelano, non informano, non migliorano nulla nonostante gli scopi dei loro statuti, e fuggono via da associazioni piccole ma attive e produttive, quali Blindsight Project: se avessimo un atomo dei volontari che l'Uici ha tutto questo non succederebbe, e qualcuno un giorno dovrà dirmi perché tanta paura delle cose nuove, dei presidenti giovani e del riconoscimento dei propri diritti, che non sono solo un posto al centralino, ma tutta la nostra vita da rendere indipendente e autonoma.
Le persone disabili italiane non hanno bisogno di essere assistite, sono i loro familiari che ne hanno bisogno: noi disabili vogliamo essere indipendenti e autonomi, costeremmo molto di meno allo stato, saremmo tutti più felici e forse onlus miliardarie come quelle grandi per i disabili sensoriali non avrebbero motivo di esistere, e quindi tanti soldi andrebbero finalmente in cose giuste per tutti. Ma è un'utopia la mia: un volontario da noi di Blindsight Project non ci viene, preferisce schiavizzarsi gratis con una grande associazione, forse perché i genitori saranno più tranquilli, o solo perché in molti sono privati proprio della realtà.
Quanti dicono di far tutto e non è vero? Io uso il bastone anche se esco col cane: mi manca il 70% di udito oltre a tutta la vista, ma quasi tutti mi hanno detto che sono "esagerata e ridicola", soprattutto tutti gli illusi che sono convinti di vivere la realtà, mentre il mondo reale è tutt'altra cosa. Ma forse tutto questo è solo per l'antico, ma sempre valido purtroppo, "Dividi et impera".

Laura Raffaeli (presidente di Blindsight Project)
Campagna Cane Guida Blindsight Project
(da leggere e diffondere, grazie!).

OCCHIALI PER CANI GUIDA E AUSILI PER CIECHI DA GOOGLE

cane con occhiali  
Si chiama FIDO e fa parte degli occhiali per cani guida di Google, che ci stupisce con le importanti risorse dei suoi Google Glass, perché oltre al cane guida, di cui leggete di seguito la notizia, i Google Glass li hanno già sperimentati anche le persone con disabilità visive, pare con ottimi risultati: si inquadra la scena che si vuole identificare o l’oggetto di fronte, si condivide l’immagine ricavata con la struttura incaricata del riconoscimento e si riceve una risposta vocale con il nome dell’oggetto o la scena in questione. 
Speriamo tutti che non rimanga una novità solo nel web o negli Usa, e che tutti possano permettersi questi ausili per la propia autonomia:

"I Google Glass saranno un accessorio molto utile nella vita quotidiana delle persone disabili. A dare la notizia è proprio il colosso di Mountain View che sta lavorando, in collaborazione con il Georgia Tech, ad una speciale versione di Google Glass che potrà essere indossata da cani adibiti a compiti speciali, quali ad esempio i cani guida. Il dispositivo FIDO, ovvero Facilitating Interactions for Dog with Occupation, consentirà di seguire in tempo reale quello che il cane sta vedendo e permetterà al padrone di impartire i comandi anche a distanza. Questa nuova strumentazione potrebbe rivelarsi un alleato prezioso nel rapporto con i cani guida che basano la loro missione proprio sui comandi direzionali. I FIDO sono già stati collaudati su due razze canine, i Retriever e i Collie, ed i risultati sono stati molto incoraggianti. Si tratta di una tecnologia creata ad hoc per i “Dog with Jobs”, i cani addestrati ad una professione, soprattutto nell’ambito dell’assistenza. Solo l’applicazione effettiva sul campo di questa particolare innovazione potrà infine dimostrare l’effettiva utilità nel facilitare lo svolgimento del lavoro."" da West .

CON I TUOI OCCHI: SOPHIE E PONGO IN TV

I luoghi comuni sono quella cosa che non permette ai vedenti di andare oltre con i sensi, per chi non vede invece è importante sentire. Un luogo comune è ad esempio quello di pensare che chi non vede si perda tutta la realtà, in effetti è così se una nazione vive di pregiudizi e disinformazione, come succede in Italia. Nel nostro paese chi non vede è spesso concepito come una persona incapace quasi di tutto, e a volte è vero, ma non per colpa nostra che non vediamo, bensì a causa proprio dei pregiudizi altrui.

IL PRETE CONTRO IL CANE GUIDA

Gli ultimi casi di discriminazioni nei confronti di chi è accompagnato da cane guida sono stati per fortuna su quasi tutti i giornali (vedi dalla donna cieca con cane guida discriminata in un ristorante e a cui è stato chiesto di mettersi in un angolo, fino all'altra donna cieca sempre con cane guida che è stata lasciata per strada dall'autobus per ben due volte). Ringrazio le redazioni per aver dato finalmente un atomo di spazio anche ai discriminati invisibili, poi un grazie particolare a chi ha avuto il coraggio di denunciare ed anche a chi ha chiesto scusa per aver sbagliato, solo perché all'oscuro della legge che permette l'accesso gratuito e ovunque al cane guida.

CIECHI E CANI GUIDA: AIUTATECI A SALVARLI!

"Vado in bici, quindi sono ecologico": affatto! E si è anche molto incivili se si va in bici su un marciapiede pedalando, perché su un'area pedonale la bici andrebbe portata a mano: ovvio che nessuno lo fa qui in Italia. Finché si vede però è una cosa, quando si cammina con un cane guida al posto degli occhi è veramente pericoloso avventurarsi tra motorini e biciclette che sfrecciano o si ammucchiano tra loro in un'orgiastico trivial-parcheggio sul marciapiede, stessa cosa per le auto sempre qui parcheggiate . Inutile dire poi cosa si prova dentro quando le strisce sono occupate "un attimo" da chi non trova o non ha voglia di cercare parcheggio e il nostro cane cerca un varco libero per attraversare: la più forte sensazione di impotenza, di ingiustizia, di disperazione, considerando che le strisce (ove presenti) sono l'unica possibilità su cui il cane guida è addestrato ad attraversare una strada!

Di seguito una notizia (come sempre una delle tante e sempre poche rispetto alla realtà di ogni cieco italiano con cane), leggetela per capire cosa vuol dire uscire di casa e sentirsi come chi cammina su un campo minato, soprattutto consapevoli del fatto che in questa nazione (solo qui!!) quando si esce di casa al buio con un cane guida, le probabilità di ritornare vivi sono ben poche, e non per colpa del nostro cane, ma per la vostra cecità mentale! Ricordo la campagna di Blindsight Project da diffondere, la "Pedonal Free": forse riuscireste a salvare qualcuno di noi, grazie a chi collaborerà a tenerci in vita, perché non sempre i nostri cani ci riescono in mezzo a voi. (Laura Raffaeli - presidente Blindsight Project)
Nell'immagine: un cane guida italiano

"Rimini, 14 settembre 2010 - "Ho pensato: a fondo non ci vado perché Wendy sa nuotare ed è un cane da salvataggio. Poi qualcuno arriverà a tirarci fuori". Santina Belli, 61 anni, residente in via da Barbiano, è la donna cieca che è caduta nel porto canale di Rimini domenica mattina dopo aver perso l’orientamento a causa delle deviazioni che il suo cane ha dovuto fare per non farla finire in mezzo al traffico. (...)

LE BUGIE DI "ULISSE"

Nella puntata di "Ulisse" del 17/04/2010 su Rai3, dedicata ai cani e ai gatti (VEDI VIDEO DELLA PUNTATA), anche il cane da lavoro ha trovato il suo spazio, soprattutto il cane da lavoro più importante: il cane guida. Purtroppo non è stato affrontato l'argomento come si doveva, cioè cogliendo l'occasione per dire alcune cose che noi ci spolmoniamo a diffondere da anni (ad esempio che il cane guida entra ovunque per legge e non paga, ecc.), soprattutto è stata detta una cosa non vera e del tutto fuorviante per tutti gli spettatori.
Ecco la cosa che mi ha colpito, che mi ha molto irritato e che Ulisse avrebbe fatto meglio a non mandare in onda, soprattutto per tanti ciechi come me che sono ex vedenti e vogliono mantenere una dignità, ma anche perché invece dovrebbe succedere esattamente il contrario di quanto afferma il cieco col cane guida intervistato. Dice di aver perso la vista in un incidente, lo capisco e so bene cosa passa, ma poi afferma che da quando ha il cane guida non soffre più di solitudine, aggiungendo inoltre che non si sente solo perché col cane tutti lo fermano e parlano con lui (??), anziché dire a tutti che un cane guida non va disturbato mentre lavora! Su 10 spettatori 11 penseranno che sarà un bene fermare un cieco col cane guida, penseranno che tutti soffrono di solitudine, che tutti vivono come il cieco intervistato: NO!


(C)AVE CANEM A POMPEI (COMPRESO IL CANEM GUIDA?)


Salviamo i cani, siamo d'accordo e sono la prima ad affermarlo, mi piacerebbe però che venissero salvati anche i ciechi e i cani da lavoro, quindi i cani guida in primis. Di seguito una notizia: spero abbiano pensato anche a chi tiene fermi questi cani salvati si, ma tenuti sciolti, perché per chi, come me, è guidato da un cane guida questa cosa rappresenterà un'enorme barriera, occultata dalla "buona azione":

POMPEI (NAPOLI) - I cani randagi di Pompei, per anni simbolo del degrado e dell''abbandono dell'area archeologica, diventano adottabili in tutto il mondo. Su iniziativa del commissario delegato Marcello Fiori e' partito il progetto (C)Ave Canem, destinato a risolvere definitivamente uno problema piu' antichi degli scavi, coniugando la tutela degli animali con la sicurezza pubblica con la promozione di una campagna per l'adozione dei cani,

UN CAVALLO MI GUIDERA'




E' per istinto naturale la migliore guida in assoluto: è il cavallo.
Da alcuni anni, diciamo dal millennio scorso, si addestrano mini cavalli o pony come guida per ciechi, naturalmente non qui in Italia, inutile dirlo, ma in America: sono eccezionali!
Sono docili, intelligentissimi, sensibili, hanno una supervisione in quanto i loro occhi sono disposti di lato e raggiungono un'ampiezza di circa 350 gradi, sono quelli che al buio totale vedono meglio (infatti le prime volte il mio cane sbatteva insieme a me per casa se non accendevo le luci, ora mi ci porta lui all'interruttore prima di avventurarsi nel corridoio di casa con me), non si stancano quasi mai e possono camminare per chilometri e chilometri senza mai perdere la concentrazione sul loro lavoro e della loro responsabilità. Naturalmente decidono il percorso con meno ostacoli per guidare

CIECA CON CANE GUIDA DISCRIMINATA IN HOTEL!


Ancora una notizia allucinante, che conferma quanta ignoranza e pregiudizi siano radicati anche in quegli italiani che si ritengono "civili" o "preparati professionalmente":
CIECA CON CANE GUIDA DISCRIMINATA IN HOTEL!

ABANO TERME - «Ci dispiace ma il suo cane non può entrare nel nostro ristorante ». (leggi tutta la notizia QUI).

VI INVITO, come sempre, A DIFFONDERE LA "CAMPAGNA CANE GUIDA" DI BLINDSIGHT PROJECT che informa della LEGGE N.37 DEL 1974, ricordando che le multe ai trasgressori arrivano a 2500 euro, inoltre che rifiutare l'accesso ad un cane guida

UN CANE IN MOSCHEA

Anche per i cristiani non è facile accettare un cane in chiesa, seppure per questa religione non è ritenuto un animale impuro, eppure a me è stato detto più di una volta, mentre mi si cacciava da qualche chiesa a Roma. Avrei capito questa cosa in una moschea, ma in una chiesa no, e ci sono sempre rimasta molto male.
Oggi leggo e pubblico questa notizia, riguarda le moschee, dove difficilmente si sentono schiamazzi ed altro come nelle nostre chiese: loro ritengono impuro il cane ma nell'articolo

TRENITALIA E I CANI

Non posso più guidare, ma c'è anche chi nasce cieco o ipovedente e non lo ha mai fatto, quindi il treno o l'aereo rimangono i mezzi di trasporto obbligati per spostamenti in autonomia, a parte quelli urbani.
Qui c'è una notizia, da leggere ovviamente, segnala anche una petizione da firmare e dice della nuova regola che Trenitalia adotta dal primo ottobre 2008, quella che dice che i cani di grossa taglia non potranno più salire in treno.
Personalmente ho sempre portato con me il libretto sanitario del mio cane guida, quello regionale e rilasciato dalla asl di appartenenza, che attesta sia le sue generalità che il suo stato di salute, vaccinazioni comprese, ma non era obbligatorio, oggi si, pena la solita multa, che arriva al cieco sicuramente sprovvisto di certificato ma mai ad un gestore che ci caccia via perché non conosce la legge 37 del 1974 (quella dell'accesso gratuito

IL CANE GUIDA ENTRA OVUNQUE, ANCHE AL MARE

L'estate è alle porte e molti si recheranno al mare.
Vorrei ricordare che, anche dove i cani non sono ammessi, IL CANE GUIDA PUO' ENTRARE IN OGNI STABILIMENTO BALNEARE E IL SUO ACCESSO E' GRATUITO.
E' compito dei gestori calmare e tranquillizzare eventuali clienti che storceranno il naso, ricordando loro che esiste una legge che li obbliga ad accettare quel cane e il suo padrone, pena una multa fino a euro 2500 nel caso non lo facciano, così dice la famosa legge 37 del 1974.
Consiglio vivamente quindi l'affissione della locandina sul cane guida di Blindsight Project in ogni esercizio pubblico, per dire basta anche a chi non riesce proprio a vivere nella legalità, ma anche a chi vive di pregiudizi e di ignoranza, e per favorire semmai chi è dalla parte della legge.
Personalmente rinuncio al lettino e quant'altro previsto dall'ingresso

CANE GUIDA DA ADOTTARE

Ho ricevuto una mail agghiacciante, perché è il rovescio della medaglia: un cane maltrattato dal suo padrone cieco, purtroppo non è l'unico, per questo motivo, con pochissimi altri, ciechi come me e amanti di cani ma anche rispettosi del loro lavoro, mi batto affinché ci sia più informazione e, come dicevo in altro post, non solo tra i vedenti, ma anche tra i ciechi stessi.

AMIAMO ANCHE LA LEGGE

Il 14 febbraio del 1974 nasceva la legge che tutela il cane guida, cioè consente il suo accesso OVUNQUE: sono passati ben 34 anni ma gli italiani non sembrano conoscere questa importante legge, tanto che io come altri, siamo cacciati via da esercizi pubblici, trasporti ecc. spesso con la scusante che i cani non sono ammessi.
Troppe volte mi sento umiliare o devo rinunciare a vivere, ad esempio un evento come un concerto, troppe volte mi sono sentita cacciar via da un esercizio pubblico perchè contenente generi alimentari, ma addirittura da numerosi bar. E' di poco tempo fa la notizia di un ragazzo che, sentitosi male, si è trovato costretto

LA LIBERTA' IN UN GUINZAGLIO

Non si può spiegare la sensazione di libertà che provo quando metto i piedi sulla spiaggia: non so se è accentuata da quanto mi trasmette Artu, sempre molto felice di stare al mare, ma è una sensazione troppo bella e forte per poterla scrivere brevemente. Posso solo dire qui che mi sento come una donna in catene da anni, finalmente liberata, e penso di aver reso l'idea. Spiego meglio il perchè: essere abituati a camminare senza bastone, vedendo tutto quello che ci circonda, o guidare una moto, che già per sé stessa è sinonimo di libertà, anziché essere guidati, e non poterlo più fare appena si esce da casa, è una cosa tremenda!
Con molta difficoltà ho cercato di adattarmi a questo nuovo modo di camminare,

LE SCUOLE DI ADDESTRAMENTO, LE LACUNE, LE MIE PROPOSTE

Le scuole, o centri specializzati per addestramento di cani guida per non vedenti (ciechi), in Italia scarseggiano. Si pensi che c'è una sola scuola nazionale, cioè con il compito ufficiale di assegnare cani guida addestrati ai disabili visivi (di solito sempre ciechi, ma esistono anche gli ipovedenti, ai quali un cane guida è ugualmente di grande aiuto), e questa scuola è a Firenze, solo che da informazioni svariate: a me dissero che non potevano addestrarmi il cane di proprietà, in quanto non contemplato nel loro regolamento che prevede invece l'assegnazione di cani loro, ma pare invece che ad altri abbiano risposto diversamente, forse per il solito motivo che è riconducibile ad una piaga tipicamente italiana: la raccomandazione.
Poi c'è la seconda scuola,

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