Campagna Cane Guida Blindsight Project

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IL CANE GUIDA ANZIANO E IL NUOVO CANE GUIDA

Cosa fare quando un cane guida diventa anziano? Semplice: va in pensione, cioè smette di lavorare come guida per la persona disabile visiva, e diventa un normale cane da compagnia. Artù, il mio labrador di 14 anni compiuti, ne sa qualcosa: circa due anni fa mi fece capire che era stanco, che avrebbe anche lavorato ancora, ma che l'età cominciava a farsi sentire. Quindi smise di lavorare, e ancora sta bene, anche se affannato in questi giorni dal caldo.
Ma la domanda vera è: che fa la persona disabile visiva, quando il cane anziano non lavora più? Cosa succede dopo anni di autonomia quasi totale, soprattutto nella mobilità, quella che solo un cane guida può dare a chi non vede o vede poco (cioè le persone cieche e le persone ipovedenti). Anche per questa domanda, la risposta è semplice: si prende un altro cane guida. Se però si abita fuori dall'Italia, perché qui, purtroppo, i tempi di attesa per avere un cane già addestrato e pronto a guidare, affidatoci dalle pochissime scuole esistenti, sono biblici, per tanti motivi. Un'attesa che significa solo questo: stare chiusi in casa, o pagare ogni volta chi ci accompagna (mai poi come lo farebbe un cane guida, e gratis tra l'altro).
Volendo si può scegliere anche di aspettare che la scuola, a cui si è fatta domanda, possa affidarci un nuovo cane. Ma questo solo se si può, se le condizioni personali lo consentono, ad esempio non siamo pochi a vivere da soli in casa, ad affidarci completamente al cane guida per ogni cosa in cui servono occhi per vedere e per muoverci, esclusa ovviamente la lettura di un testo o la descrizione di un film.
Ad esempio io non avrei potuto aspettare i tempi di attesa previsti in ogni scuola, vivendo da sola e potendo contare solo su me stessa per tutto: capirete l'importanza di avere subito un altro cane, pronto a fare il lavoro che faceva Artù, che a sua volta, sempre per non poter aspettare, non esce da alcuna scuola, ma fu addestrato privatamente. L'addestratore veniva a casa mia, e insieme lo abbiamo addestrato, praticamente da quando aveva 60 giorni. Va detto che fino ad un anno circa di età, qualsiasi cane è ancora cucciolo, quindi non inizia mai a lavorare prima, però iniziammo a prepararlo senza pretendere molto, se non l'educazione e tutto ciò che si deve insegnare ad un cucciolo.
Comunque ad un certo punto, mi sono trovata di fronte a poche scelte: o un altro cane subito, o chiusa in casa, non potendomi nemmeno permettere di pagare taxi e accompagnatori. Sarei invecchiata e mi sarei consumata insieme ad Artù, e dopo di lui sarei finita anch'io, perché chiusa non so stare e perché lui è stato il mio primo cane guida, arrivato nella mia vita da super normodotata a ben 43 anni, dopo un anno cioè dall'incidente che mi rese cieca del tutto e ipoudente. Lui mi ha insegnato a vivere da cieca, devo a lui la mia sopravvivenza, ed anche la mia crescita in questi lunghi e intensi 14 anni. Nessun'altro mi è stato vicino e mi ha resa autonoma come è riuscito a fare Artù. Quindi cosa fare? In fondo sono una ex vedente, ho visto per quasi 42 anni, e come ho visto! Ho sempre avuto cani e li ho sempre amati, quindi...
Ho preso un altro cane, di 60 giorni, superselezionato e supersano, ma ho cambiato orientamento rispetto alla razza: dal labrador al pastore. E' arrivata quindi una straordinaria femmina di Australian Cattle Dog, cani pressoché sconociuti in Italia, ma molto amati all'estero, perché sono molto longevi, intelligentissimi, di piccola taglia, e non si possono paragonare a nessun altro cane, anzi forse un po' al pastore tedesco, ma in miniatura. Ottimi lavoratori, sono anche chiamati "cane velcro", per come si attaccano al proprio compagno umano, che starà sempre sicuro con un cane così al fianco, dotato di un morso unico, quello a forbice. E' un cane simpaticissimo e socializza benissimo con gli umani, molto meno con i gatti nel mio caso.
Inizialmente ho avuto mille dubbi, per il fatto che nessuno era a conoscenza di questo tipo di cane, bravissimo anche come cane guida in paesi come l'Australia, il Canada, gli Usa e qualcuno anche in Europa.  
Così è arrivata Işık (leggi Iscìk, significa Luce in turco), tutta blu e argento, che non arriva a 16 chili, quindi gestibilissima, e mi adora, come adora Artù. Ora ha da poco compiuto 16 mesi, ma mi guida da un pezzo, e ogni giorno migliora sempre più. Işık proviene dal prestigioso allevamento "Banana Bender" di Cesena, invece per informazioni sull'Australian Cattle Dog leggi anche qui:  http://www.addestramentocaniblog.it/australian-cattle-dog/.
Ultima domanda: ma chi ha addestrato Işık? Risposta non semplice stavolta, ma va data: io e Artù.
Perché una persona che non vede può addestrare un cane? E chi meglio di vive la cecità, può fare questo? Ovviamente c'è una parte che non si può fare da soli, ed è comunque necessaria la presenza di una persona vedente: ad esempio per la socializzazione con altri cani. Ma la parte che riguarda comandi e lavoro di guida, io e Artù, a cui Işık è stata subito affiancata, praticamente lo abbiamo fato senza accorgercene. La piccolina a 3 mesi già si fermava sul gradino di un marciapiede, perché camminando con Artù questo si faceva. E poi tutto il resto, fino ad oggi, che è bravissima, anche se ancora molto giovane, e quindi ancora non perfettissima, ma un cane perfetto, che sia da compagnia o da lavoro, incluso il cane guida, non esiste.
Ho raccontato per sommi capi, perché ci sarebbe da scrivere un libro su quanto ho vissuto da quando è arrivata Işık, su come bisogna stare attenti a non suscitare gelosie tra i due, su come Artù le abbia fatto da mamma inizialmente, e insegnato a lavorare poi, e su come, pian piano, si sia messo autonomamente in pensione, smettendo di lavorare da un giorno all'altro. Esattamente quando ha capito che Işık aveva imparato a prestare più attenzione alle macchine, ai semafori, e agli attraversamenti, che a Roma sono sempre una roulette russa. Tante cose magnifiche ci sarebbero da raccontare, per ora volevo solo raccontare cosa succede se un cane guida diventa anziano, e che fine fa. Non il cane ma chi vive la cecità, soprattutto se non è ricco, non vive con altri in casa e può contare solo sulle proprie risorse.
Concludendo: i cani guida non sono tutti della stessa razza, e il mio esperimento con Işık è riuscito benissimo, perché da tempo andiamo ovunque e facciamo di tutto insieme, mentre Artù si riposa, o esce a fare la sua passeggiatina da annuso con una persona vedente.
Işık è il primo Australian Cattle Dog cane guida italiano, ed è una soddisfazione poter dire che anche in Italia, questi cani stupendi, lavorano per noi disabili visivi.
Naturalmente mi aspetto l'oceano di commenti, non scritti qui né altrove ovviamente, ma necessità fa virtù, e se oggi ancora esco e sono autonoma, e perché sono stata costretta a fare questa scelta, poi con un po' di coraggio, pazienza e amore per i cani, questi si possono addestrare anche se si è ciechi, sempre insieme ad un altro cane guida, e al sostegno di una persona vedente, per ciò che dicevo sopra.
Sono a disposizione per ogni informazione, e sarò lieta di suggerire molto e dare tutto il mio sostegno, nel caso qualcuno volesse un cane guida di questa razza così discreta, perché grazie alle sue dimensioni, finora nessuno ha mai osato cacciarmi via, come succedeva invece con Artù una volta si e una no (quando le dimensioni fanno la differenza).
Per informazioni: Laura Raffaeli, scrivete a blindsight@live.it.

Leggi anche: "OCCHI DA TIGRA"
Nell'immagine, scattatta di recente da Dakota Collection in occasione del primo giorno con la nuova pettorina, io e Işık che camminiamo libere e autonome per Roma.

GLI ITALIANI E I CANI: SOLO APPARENZE, CANI STANCHI E CIECHI ABBANDONATI

Cucciolo di Cane Guida (Laura Raffaeli e Artu - 2003).
Uso un'immagine di 11 anni fa: siamo io e Artu appena arrivato nel 2003. Parlerò di apparenze e di cloni, per questo ricorro all'inflazionato cucciolo di labrador, ed anche a un po' di figaggine mia persa negli anni successivi alla foto, più per colpa degli altri, che mia o dell'età.
Anticipo (per i permalosi e gli illusi) che sarò di sicuro impopolare per quanto scriverò, ma non mi importa: è la verità, e ce ne sono tante di verità, ancora purtroppo sconosciute in Italia. Una di queste è non considerare mai la possibilità che un cane stia lavorando! Eppure ce ne sono di cani che lavorano anche in Italia, ma per gli italiani il cane è legato troppo all'immagine, non altro: lo dimostrano i tanti soldi (buttati) per accessori ridicoli, o per acquistare un certo tipo di razza di cane, che più è strana più rende stratosferico l'italico padrone, almeno così crede di essere quando ci cammina per strada, quasi sempre senza guinzaglio per imitare vip made in Usa fotografati però nel giardino di casa da riviste-coiffeur, il tutto nella sua imbarazzante testa vuota).
L'"amore" per i cani sta diventando in questa nazione un po' esagerato, non è amore ma una probabile dipendenza, e non da animali o da affetto, ma è una vera e propria DIPENDENZA DALLE APPARENZE. Quest'ultime davvero inutili, in un mondo di ciechi, e non come me e tanti altri che lo siamo sul serio (a noi non sfugge nulla!), intendo quei ciechi-vedenti, provvisti di occhi e visione ma inutilizzati, se non per qualcosa che di certo non salverà mai il mondo. Che bello sarebbe se sporadicamente anche tanti vedenti usassero il cervello, anziché solo il loro senso primario, che è la "Svista"!
Imparerebbero a rispettare la natura di ogni animale, umani compresi, senza ridurlo a fenomeno da baraccone, sia nell'aspetto che nel comportamento, conoscerebbero le vere esigenze di un cane, così appagato quando lavora e fa contento il suo padrone, e così scioccato quando riceve vizi e capricci, al punto di non riconoscere più per strada un cane che lavora, e verso cui si avventerà assatanato anche se pesa un chilo.
Non tutti coloro che amano i cani sono così, ma dove sono allora quelli "normali"? Possibile che io e tanti altri amici con cane guida incontriamo solo disgraziati e dementi quando ci muoviamo fuori casa col cane guida?? Impossibile! E' come dico io ormai: tutto finto e incastrato in una bolla di illusioni (dalle immagini ai social network, dagli accessori per cani allo spam per i cani abbandonati.., gli stessi che fanno di questo, tantissimi purtroppo, sono poi quelli che disturbano il mio cane mentre lavora per giocarci, bloccati mentalmente dall'immagine di una pettorina, e dalla loro circense immaginazione che non va oltre una divisa da lavoro, e non vede né la persona né la creatura canina..). Nella realtà molti cani stanno meglio di tanti noi umani (e ho detto umani, non cloni): loro sanno usare benissimo il loro senso primario, che è l'olfatto, a differenza di pseudoumani che, seppur provvisti di vista quale senso primario, hanno dimenticato pure come si collegano gli occhi al cervello! Pensate che questa "svista" generale faccia bene, non dico tanto a noi umani, ma ai cani che tormentate? Un conto è salvare un cane, un altro è vivere questo animale per ciò che non sarà mai, rendedovi entrambi un pericolo e un disturbo pubblici!
Tornando al cane guida, uno dei tanti lavori che i cani svolgono: perché i vedenti fanno spam per una foto di cane martorizzato o abbandonato, e non considerano l'importanza di diffondere la nostra Campagna Cane Guida? Non sono cani da "salvare" anche i nostri??
Ci aiutiamo solo tra ciechi, tra disabili, e pochissimi altri vedenti, spesso nostri parenti o amici: DOVE STA TUTTO QUESTO AMORE PER I CANI?? .. se quando poi lo incontrate sapete solo cacciarlo o disturbarlo, quando non insultate il suo padrone se vi proibisce di fare tutto questo?? E perché non "spammate" anche la nostra campagna informativa sul cane guida?? C'è un po' di materiale da diffondere (locandina, loghi e vademecum): fatelo per favore, ne trarremmo vantaggio tutti, voi compresi, visto che comunque noi ciechi abbiamo cominciato a denunciare ogni discriminazione, e in questo caso siamo proprio tutelati dalla legge, quella sconosciuta a tutti e presente nella campagna da diffondere.
Quanto invece scriverò e riporterò di seguito, succede in Europa, a nemmeno tanti chilometri da Roma e dall'Italia: perché è così difficile qui da noi far capire a tutti che esiste il cane guida, che è un cane che lavora ed è contento di farlo, che entra ovunque e gratis per legge, perché nessuno lascerebbe fuori i propri occhi! Ma anche che  attaccato a lui c'è una persona (e non una cosa), che non vede niente di quello che vedete voi? Bisogna essere un po' più attenti, gli anni sessanta ed anche i settanta sono finiti da un pezzo anche in Italia, appartengono ormai ad un secolo e addirittura ad un millennio passati: aggiornatevi tutti per favore e rispettate sia il lavoro del cane, che il cane stesso, pure se i padroni siete voi. Grazie! Non dimenticate mai poi che, per chi perde la vista, quel cane guida è l'unica vera zavorra per rimanere qui tra voi, l'unica creatura che ci permette di sopravvivere in piena autonomia, e a volte non ci aiuta solo a vedere, ma anche a resistere alla cecità, che non si augura a nessuno (altro che foto finte di cani abbandonati o martoriati!).
Chiudo con un video attuale, che esce fuori dai pietismi e dai coccolamenti con cuccioli: è uno spot sul cane guida della  KNGF Geleidehonden (The Royal Dutch Guide Dog Foundation), che da più di 75 anni addestra i cani per le persone disabili della vista.
Nel video si vede un soldato ferito in piena guerra.  Intorno a lui solo macerie, fumo, urla, una bambola e poco distante una bambina, forse morta. Il giovane disperato cerca di muoversi ed avvicinarsi alla piccola ma gli è impossibile per le ferite riportate. Ad un certo punto gli si avvicina un commilitone che lo abbraccia e prova a tranquillizzarlo, leccandolo come fosse un “amico a quattro zampe” e lui si risveglia nel suo letto confortato, questa volta, dal suo cane.
A me invece ha colpito soprattutto l’obiettivo dell’organizzazione, che: “non è solo quello di aiutare coloro che non vedono, ma anche tutti quelli che hanno visto troppo”. Leggi tutto da UrbanPost.
Laura Raffaeli (presidente Blindsight Project .. cieca con cane guida, e disperata perché cacciata e umiliata ogni giorno, in una nazione che dice di "amare" i cani, ma dimentica o emargina i propri simili, e già per questo non merita l'affetto di un animale sincero come il cane).
Ecco lo spot, indicatissimo di questi tempi, sempre per rimanere in tema di illusi, convinti di vivere bene perché hanno salvato un cane dalla strada.. spesso per rovinarlo in casa loro, ma soprattutto illusi del fatto che, una volta detto "amo gli animali" il mondo sia salvo.. e invece..: il video

P.s.: Non è lo sfogo di una donna cieca a cui pochi giorni fa hanno rubato il bastone bianco, e per questo costretta in casa, è solo l'anticipo di qualcos'altro, perché prossimamente su questo sito metterò la mia denuncia a chi ha negato di recente l'accesso al mio cane guida (non è la prima che faccio, e vinco sempre... "sapevatelo"! Vi conviene sospendere per qualche settimana coi cani abbandonati e occuparvi un po' di cani guida italiani, grazie! Laura e Artu)

CAMPAGNA CANE GUIDA BLINDSIGHT PROJECT 2014



Campagna Cane Guida Blindsight Project 2014

Blindsight Project presenta il nuovo logo 2014 per la sua Campagna Cane Guida: diffondetela! 
E' sempre presente la locandina, scaricabile gratuitamente e da portare sempre con sé, se è un cane a vedere per noi. Ci sono riportate tutte le leggi e i motivi per cui un cane guida entra anche dove i cani non sono ammessi: utilissima quando si esce dal proprio circuito, dove gli abitanti hanno imparato e conoscono il cane guida. Tutti sanno invece cosa succede quando si arriva in un hotel, o si entra in un ristorante, in un supermercato, in uno studio medico, ecc.. In questo blog c'è l'imbarazzo della scelta, su post che riportano news di cani guida cacciati da ogni luogo, in ogni giorno. 
Aumenta il desiderio di autonomia anche fuori casa e quindi la scelta del cane guida, come ausilio in sostituzione dei propri occhi, sarà sempre maggiore, da parte dei giovani e di chi perde la vista soprattutto. E' urgente e necessario che gli italiani sappiano che c'è una legge, la n.37 del 14 febbraio 1974, che garantisce l'accesso gratuito e ovunque al cane guida, anche dove i cani non sono ammessi, in quanto rappresenta ausilio per la persona disabile della vista. Nessuno lo sa, o meglio, grazie alla nostra campagna nata nel 2006, e alle denunce che abbiamo cominciato a sporgere noi discriminati, cacciati e umiliati solo perché attaccati a un cane, qualcuno ha cominciato a sapere, addirittura che c'è una multa da 500 a 2.500€ per i trasgressori! Infine qualcuno ha cominciato a capire che potrebbe anche incorrere, oltre alla figuraccia, alle spese legali e al suo nome bruciato sui giornali nazionali, in una denuncia per discriminazione a persona disabile (legge 67/2006). Insomma, diffondere la nostra campagna sul cane guida, non aiuta solo i ciechi! Grazie.
Laura Raffaeli (presidente di Blindsight Project)
Artù (cane guida)





BUTTIAMO IN MARE CHI NON INFORMA, NON I CIECHI

Artu, cane guida di Laura Raffaeli http://blindsight.eu .
La frase "Ti buttiamo in mare col tuo cane" detta da alcuni operatori che non volevano il cane guida di una ragazza cieca su un traghetto, ha fatto scalpore: è scritta ovunque! Eppure di episodi come questo ne accadono tutti i giorni a tutti noi con cane guida, me compresa che proprio a settembre avrò un'udienza in tribunale per una denuncia da me fatta contro un supermercato che mi ha letteralmente cacciata via ben 3 volte e in malo modo, come sempre succede, ma basta leggere questo blog per sapere quante ne succedono ogni giorno! Si sa come vanno queste cose: migliaia di ciechi italiani discriminati ogni minuto e nessuno ne parla, in primis le grandi associazioni che invece dovrebbero investire un po' di tempo e soprattutto un po' di soldi, visto che ne ricevono non pochi ogni anno.
C'è allora chi scrive una sorta di petizione all'Unione Ciechi Italiana per sollecitarla ad intervenire in questo caso del traghetto, ed è giusto ma perché farlo solo per il cane guida? E poi la stessa associazione quando si trattò di difendere una ragazza ipovedente, cacciata via da scuola perché la preside non voleva il cane guida, difese la preside anziché la legge e la persona disabile (come da loro statuto), fece perdere in prima battuta la ragazza e i suoi genitori in tribunale, perché affermò che all'interno della scuola c'era una guida tattile in terra, a che serviva il cane?? Quindi per l'Uici era un capriccio!
Esiste una locandina dal 2006, accessibile a tutti perché abbiamo pensato che oltre ai vedenti dev'essere letta anche dai ciechi, qualcuno ha cominciato a farne un'altra ancora, anziché diffondere la nostra, ma va bene così, l'importante è che tutti conoscano finalmente il cane guida anche in Italia: la locandina sul cane guida è qui http://blindsight.eu/campagne-informative/diffondi-la-campagna-cane-guida-di-blindsight-project/.
Vorrei spiegare a molti perché c'è questo vuoto di informazione in Italia, in particolar modo riguardo le disabilità visive e sensoriali in genere, ma lo farò un'altra volta perché dovrei cominciare ad esempio dal fatto che il numero delle sedi e del loro personale basterebbe a soddisfare le esigenze di ogni singola persona o ogni loro singolo socio, ma non è così e lo sappiamo in tanti, chi non lo sa sono soprattutto i vedenti, oscurati dalla frase bugiarda "i ciechi italiani hanno tutto!". Per ora vorrei solo che la stampa non spettacolarizzasse episodi come questo della ragazza albanese su traghetto italiano, ma di parlarne con termini nuovi, semmai aprire un'inchiesta del tipo "ma dove finiscono i soldi che grandi associazioni ricevono per le persone disabili della vista, ed anche dell'udito? Com'è che non sa niente nessuno qui?".
Non mi sento quindi di colpevolizzare persone che sono state forse volutamente tenute all'oscuro di diritti e leggi delle persone disabili visive, ovvio che l'ignorante cafone c'è ovunque, ma cosa avrebbe cambiato se le avessero detto la stessa cosa con modi più educati? Nulla: di fatto veniamo cacciati via sempre per il cane, e quando è accettato quasi sempre ce lo si fa pesare molto. Mi chiedo anche perché nessuno si è mosso quando da sola con l'Enpa ho lottato per una ragazza di Latina, oppure per far entrare il cane guida anche nelle piscine pubbliche tipo Hidromania a Roma, come successo di recente a un uomo cieco con cane che è stato cacciato via più volte "per motivi sanitari". Ho dovuto lottare per far comprendere alla asl che il cane guida è un cane da lavoro tutelato da leggi e regolamenti. Ed era la ASL a Roma, come pretendere che un impiegato su un traghetto, un negoziante, un parrucchiere o un barista possano sapere??
Disumani di sicuro, ma chi lo è di più secondo voi? L'impiegato ignorante e sfruttato per due soldi che nessuno ha mai informato, o le grandi associazioni che dovrebbero per statuto aver dovuto fare questo lavoro da decenni??
Blindsight Project è stata fondata per l'assenza tra i disabili sensoriali di queste grandi associazioni e per la disinformazione che esse diffondono, ha lanciato la prima campagna informativa sul cane guida, l'unica fino a pochi giorni fa, e tante altre cose, con 2 o 3 mila euro all'anno di 5permille, che è pubblico quindi invito tutti a verificare quanti soldi sono stati ricevuti da Uici ed Ens solo per questo, soldi che spariscono ogni anno, forse ingoiati dal quel tremendo e drammatico buco nero che è l'assenza di giusta informazione, a scopo di lucro, in questa nazione così arretrata e ridicola rispetto al resto dell'Europa. Com'è ridicolo che molti ciechi stessi insistano a prestare il loro tempo libero come volontari in associazioni che non tutelano, non informano, non migliorano nulla nonostante gli scopi dei loro statuti, e fuggono via da associazioni piccole ma attive e produttive, quali Blindsight Project: se avessimo un atomo dei volontari che l'Uici ha tutto questo non succederebbe, e qualcuno un giorno dovrà dirmi perché tanta paura delle cose nuove, dei presidenti giovani e del riconoscimento dei propri diritti, che non sono solo un posto al centralino, ma tutta la nostra vita da rendere indipendente e autonoma.
Le persone disabili italiane non hanno bisogno di essere assistite, sono i loro familiari che ne hanno bisogno: noi disabili vogliamo essere indipendenti e autonomi, costeremmo molto di meno allo stato, saremmo tutti più felici e forse onlus miliardarie come quelle grandi per i disabili sensoriali non avrebbero motivo di esistere, e quindi tanti soldi andrebbero finalmente in cose giuste per tutti. Ma è un'utopia la mia: un volontario da noi di Blindsight Project non ci viene, preferisce schiavizzarsi gratis con una grande associazione, forse perché i genitori saranno più tranquilli, o solo perché in molti sono privati proprio della realtà.
Quanti dicono di far tutto e non è vero? Io uso il bastone anche se esco col cane: mi manca il 70% di udito oltre a tutta la vista, ma quasi tutti mi hanno detto che sono "esagerata e ridicola", soprattutto tutti gli illusi che sono convinti di vivere la realtà, mentre il mondo reale è tutt'altra cosa. Ma forse tutto questo è solo per l'antico, ma sempre valido purtroppo, "Dividi et impera".

Laura Raffaeli (presidente di Blindsight Project)
Campagna Cane Guida Blindsight Project
(da leggere e diffondere, grazie!).

OCCHIALI PER CANI GUIDA E AUSILI PER CIECHI DA GOOGLE

cane con occhiali  
Si chiama FIDO e fa parte degli occhiali per cani guida di Google, che ci stupisce con le importanti risorse dei suoi Google Glass, perché oltre al cane guida, di cui leggete di seguito la notizia, i Google Glass li hanno già sperimentati anche le persone con disabilità visive, pare con ottimi risultati: si inquadra la scena che si vuole identificare o l’oggetto di fronte, si condivide l’immagine ricavata con la struttura incaricata del riconoscimento e si riceve una risposta vocale con il nome dell’oggetto o la scena in questione. 
Speriamo tutti che non rimanga una novità solo nel web o negli Usa, e che tutti possano permettersi questi ausili per la propia autonomia:

"I Google Glass saranno un accessorio molto utile nella vita quotidiana delle persone disabili. A dare la notizia è proprio il colosso di Mountain View che sta lavorando, in collaborazione con il Georgia Tech, ad una speciale versione di Google Glass che potrà essere indossata da cani adibiti a compiti speciali, quali ad esempio i cani guida. Il dispositivo FIDO, ovvero Facilitating Interactions for Dog with Occupation, consentirà di seguire in tempo reale quello che il cane sta vedendo e permetterà al padrone di impartire i comandi anche a distanza. Questa nuova strumentazione potrebbe rivelarsi un alleato prezioso nel rapporto con i cani guida che basano la loro missione proprio sui comandi direzionali. I FIDO sono già stati collaudati su due razze canine, i Retriever e i Collie, ed i risultati sono stati molto incoraggianti. Si tratta di una tecnologia creata ad hoc per i “Dog with Jobs”, i cani addestrati ad una professione, soprattutto nell’ambito dell’assistenza. Solo l’applicazione effettiva sul campo di questa particolare innovazione potrà infine dimostrare l’effettiva utilità nel facilitare lo svolgimento del lavoro."" da West .

SCELGO DI VEDERE CON UN CANE

Locandina Campagna Cane Guida Blindsight Project
Quando si vive una disabilità, quale ad esempio l'ipovisione o la cecità, essere autonomi è il primo desiderio di tutti. Il cane guida rappresenta tantissima autonomia, peccato che siano molti coloro che rinunciano a questo prezioso ausilio e amico fedelissimo, soprattutto per paura di affrontare tutti i soliti problemi causati solo dalla disinformazione e dall'ignoranza, intesa nel senso di ignorare che c'è una legge da rispettare e che un cane guida rappresenta gli occhi di chi non vede.
Laura Raffaeli (presidente di Blindsight Project) intervista Vincenzo D'angiò, felicissimo perché ha da poco ricevuto il suo cane guida dalla Scuola Cani Guida Lions (Limbiate - MI), pronto a raccontarci come si trova col suo Quary, un labrador nero simpaticissimo e bravissimo.
Diffondete la Campagna Cane Guida di Blindsight Project: aiuterete tutti coloro che non vedono a farsi guidare da un cane, invogliando anche chi vorrebbe ma non osa, poi farete rispettare la legge che tutela il lavoro del cane guida ed eviterete una bella multa e una denuncia per discriminazione a persona disabile a qualcuno che di sicuro chiederà a un cane guida di uscire dal suo negozio, dal suo taxi, dal suo hotel, ecc., perché non accetta animali, grazie!
Il video

PERUGIA: NO SCALE MOBILI E MUSERUOLA PER CANI GUIDA?!

L'Italia di recente, e grazie soprattutto a Blindsight Project, sta scoprendo la legge sul cane guida, ma anche le denunce che in molti, tra noi con cane guida, abbiamo cominciato a sporgere. A volte si viene discriminati solo per ignoranza buona, quando si ignora la legge perché nessuno per tanto tempo glielo aveva mai detto, e si spiegano le cose e si va oltre. Altre volte invece si viene discriminati e basta, quindi in questo caso si denuncia, così a chi si sente più importante della legge italiana e dell'ONU, se non lo capisce con le mie parole e una locandina informativa lo capirà con un giudice
Ricordo che l'Italia ha firmato da tempo la Convenzione ONU per le Persone Disabili, praticamente sconosciuta quasi da tutti e mai rispettata da quei pochi che la conoscono, ma c'è, vorrei ricordarlo ora alle autorità perugine!
Perugia è una città in cui chi non vede, ed è guidato dal cane, ha le stesse difficoltà di Vittoriano Leto e del suo Norman. Ne hanno parlato su Umbria Tv e il Giornale dell'Umbria (leggi tutto l'articolo), che ha scritto un articolo finalmente citando tutte le regole, ordinamenti e leggi che tutelano il cane guida.
Quali i problemi di Vittoriano? In questo caso a Perugia vietano al cane guida di salire sulle scale mobili, ma ovviamente c'è il caos per un ascensore accessibile e fare le scale normali è sempre molto pericoloso per noi che camminiamo al buio attaccati a un cane, che la folla spesso nemmeno vede. Io ad esempio evito sempre di fare le scale normali, anche se a Roma in molte stazioni metro si è costretti a farle, per scale mobili guaste e ascensori fermi per assenza di personale addetto.
Al posto di Vittoriano avrei comunque preso la scala mobile, anche a me qualche volta qualcuno ci prova a dirmelo, ma basta rispondere che si può fare e seguire il proprio cane che risponde al comando di salirle, non altro, comprese le voci che vietano di farlo, è un valido metodo per sfuggire l'ignoranza, per non perdere tempo e per evitare di collezionare denunce.
Ma non è finita: a Perugia sul minimetrò o sugli autobus "obbligano" il cane alla museruola (sennò?) nonostante la normativa chiarisca che i cani da lavoro ne sono esenti! Come per la scala mobile anche questo mi è successo qualche volta, ma ho spiegato e sono sempre riuscita a far rispettare un mio diritto di autonomia e soprattutto il diritto al lavoro del mio cane, e solo una volta è dovuta intervernire la forza pubblica, che non ha potuto far altro che farmi porgere le scuse da chi insisteva a sentirsi nel giusto, pur infrangendo la legge (enorme soddisfazione sinceramente, non solo mia ma di tutta l'altra gente sull'autobus!).
Complimenti a Vittoriano che non subisce in silenzio, ma a cui consiglio di portarsi sempre dietro una locandina della Campagna Cane Guida Blindsight Project, preziosissima in casi come questi, e se non basta bisogna denunciare, possibilmente aiutati, come in questo caso di buona informazione, anche da stampa e tv.

E comunque vorrei sapere dalle autorità perugine: ma qual'è il pericolo per un cane o per chi non vede su una scala mobile? Non è più pericoloso per tutti, compresi voi che vi sentite al di sopra di leggi, regolamenti e convenzioni, non volersi adeguare al resto dell'Europa, accessibilità, pari opportunità e sicurezza per tutti comprese??

BISOGNI DEL CANE GUIDA E DEL PROPRIETARIO

SE NON VEDI CLICCA QUI PER IL VIDEO



Un cane guida costa tantissimo, perché a lui deve arrivare il cibo migliore (quasi 50 euro un pacco da 15 kg), cure continue - dalle cure igienico/"estetiche" alle cure vere e proprie dal veterinario (che solitamente non concede sconti, a volte dimostra più attenzione ma è già qualcosa). Personalmente sono fortunata perché Artu è curato da un bravissimo veterinario, che presta attenzione quindi a tutti i cani e non solo a quelli da lavoro come Artu, però sulla mia pensione di cieca civile incide molto anche quest'altra spesa, non detraibile nel mio caso di persona priva di reddito.Ci sono detrazioni per i possessori di cani guida ma non più di 516,46 euro l'anno e solo per chi fa dichiarazione dei redditi (cioè se ha qualcosa da dichiarare, non è il mio caso, quindi pago tutto io) LEGGI QUI, l'ideale sarebbe che il cane guida fosse riconosciuto finalmente come ausilio

IL DANNO DEL PELO

Questo post è diretto a tante amiche ed amici che, pur conoscendomi da anni, quando Artu è arrivato da me, si sono posti un problema assurdo, e non mi hanno mai accompagnato da nessuna parte, soprattutto mi hanno negato il mare per anni, fino a che non mi sono proprio trasferita a due passi da questo e me lo vivo quoridianamente, come del resto facevo anche quando stavo a Roma.
Il problema? Il pelo! Quante amiche mi hanno detto "Non preoccuparti, ti accompagno io, il cane però lascialo a casa, perché altrimenti mi impela

CIAO MICHELE!

In questo blog è ascoltabile Michele Moliterni, nel suo ultimo grande sforzo per la diffusione di una legge, quella sul cane guida, che insieme ci promettemmo di far conoscere il più possibile. Michele è venuto a mancare ieri sera, non ho fatto in tempo a salutarlo e vorrei farlo qui, in questo blog che lui stesso mi diceva di continuare per l'importanza che
rappresenta, anche se a molti sembrerà vano ogni sforzo che insieme abbiamo fatto, io informando il più possibile, lui sostenendomi con la sua professionalità.
Grande amico dei cani, ma veramente, Michele che era cieco dalla nascita ha sempre dimostrato di non tirarsi mai indietro di fronte ad una battaglia che potesse far vincere l'autonomia dei disabili visivi. Un uomo molto coraggioso, perché non è facile schierarsi contro chi gestisce gran parte del patrimonio destinato a tutti i disabili visivi italiani e che mai nessuno saprà, almeno tra noi ciechi, come viene speso, visto che con Michele ci siamo spolmonati per diffondere una legge vigente dal 1974 e ancora sconosciuta.
Io e Michele avevamo un sogno: una scuola per cani guida

IL CANE GUIDA ENTRA OVUNQUE, ANCHE AL MARE

L'estate è alle porte e molti si recheranno al mare.
Vorrei ricordare che, anche dove i cani non sono ammessi, IL CANE GUIDA PUO' ENTRARE IN OGNI STABILIMENTO BALNEARE E IL SUO ACCESSO E' GRATUITO.
E' compito dei gestori calmare e tranquillizzare eventuali clienti che storceranno il naso, ricordando loro che esiste una legge che li obbliga ad accettare quel cane e il suo padrone, pena una multa fino a euro 2500 nel caso non lo facciano, così dice la famosa legge 37 del 1974.
Consiglio vivamente quindi l'affissione della locandina sul cane guida di Blindsight Project in ogni esercizio pubblico, per dire basta anche a chi non riesce proprio a vivere nella legalità, ma anche a chi vive di pregiudizi e di ignoranza, e per favorire semmai chi è dalla parte della legge.
Personalmente rinuncio al lettino e quant'altro previsto dall'ingresso

LA LIBERTA' IN UN GUINZAGLIO

Non si può spiegare la sensazione di libertà che provo quando metto i piedi sulla spiaggia: non so se è accentuata da quanto mi trasmette Artu, sempre molto felice di stare al mare, ma è una sensazione troppo bella e forte per poterla scrivere brevemente. Posso solo dire qui che mi sento come una donna in catene da anni, finalmente liberata, e penso di aver reso l'idea. Spiego meglio il perchè: essere abituati a camminare senza bastone, vedendo tutto quello che ci circonda, o guidare una moto, che già per sé stessa è sinonimo di libertà, anziché essere guidati, e non poterlo più fare appena si esce da casa, è una cosa tremenda!
Con molta difficoltà ho cercato di adattarmi a questo nuovo modo di camminare,

LE SCUOLE DI ADDESTRAMENTO, LE LACUNE, LE MIE PROPOSTE

Le scuole, o centri specializzati per addestramento di cani guida per non vedenti (ciechi), in Italia scarseggiano. Si pensi che c'è una sola scuola nazionale, cioè con il compito ufficiale di assegnare cani guida addestrati ai disabili visivi (di solito sempre ciechi, ma esistono anche gli ipovedenti, ai quali un cane guida è ugualmente di grande aiuto), e questa scuola è a Firenze, solo che da informazioni svariate: a me dissero che non potevano addestrarmi il cane di proprietà, in quanto non contemplato nel loro regolamento che prevede invece l'assegnazione di cani loro, ma pare invece che ad altri abbiano risposto diversamente, forse per il solito motivo che è riconducibile ad una piaga tipicamente italiana: la raccomandazione.
Poi c'è la seconda scuola,

LE MALEFATTE DI ARTU, OCCHI PRESENTI OVUNQUE

Racconto una parte del lato segreto di Artu, quello che nasconde quando in strada, bardato da cane guida, sicuramente non vorrebbe mai far sapere. Ma dico anche che un cane guida non deve sconvolgere i vedenti se entra al bagno con la propria padrona o padrone.
Nella mia nuova casa ho un camino e Artu è affascinato dal fuoco, non solo dal suo calore.
Si mette in posizione sfinge e non si scolla più quando il fuoco è acceso, a meno che non scarti una caramella nell'altra ala dell'appartamento, che è abbastanza grande, allora arriva a razzo e si mette seduto con le zampe all'aria, in attesa sempre di cibo. Ho scoperto che non è solo il mio cane, ma un po' è proprio la razza così vorace e perennemente affamata.
Dicevo, passa ore immobile seduto, col muso alto rivolto al fuoco

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